"Quest'anno il gelo ha creato non pochi danni: tutte le regioni produttrici sono state colpite. Olio capitale sarà così il primo appuntamento in cui si affronterà l'argomento dei danni da gelo sull'olivo e degli interventi necessari per ricostituire le piante e ritornare il più velocemente possibile alla piena produzione". Con questa riflessione sulla stagione oliandola 2011-2012 il presidente dell'ente camerale triestino, Antonio Paoletti, ha aperto la presentazione della sesta edizione di Olio capitale, l'appuntamento dedicato all'Italia olivicola che si terrà a Trieste dal 2 al 5 marzo dove si potranno scoprire e degustare i migliori oli di tutte le regioni produttrici e da dove partono spunti e idee innovatrici per l'intero comparto.

 

L'edizione 2012

L'edizione di quest'anno vedrà un nuovo record di espositori, giunti a quota 257, con un incremento del 30% rispetto allo scorso anno, e la superficie espositiva ampliata con l'aggiunta di un quarto padiglione espositivo. Saranno presenti centinaia di etichette a rappresentare, per la prima volta, la totalità dell'Italia olivicola con le regioni produttrici: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. "E' una grande soddisfazione vedere quanto questa fiera stia crescendo. La qualità paga e il Comune fa il possibile per stare al fianco di una manifestazione importante come questa" nota Elena Pellaschiar, assessore al Commercio e all'artigianato del Comune di Trieste.

"Quando si lavora in squadra i risultati non possono che arrivare – afferma Igor Dolenc, vice presidente della Provincia di Trieste -. Noi crediamo moltissimo in questa manifestazione che può solo crescere". Punti di forza, il puntare esclusivamente sull'olio e il coniugare un'anima strettamente commerciale e una culturale: "Olio Capitale ha questa duplice anima ed entrambe sono fondamentali – sottolinea Patrizia Andolfatto, direttore di Aries -. Ci tengo a sottolineare però che anche quest'anno, portiamo 34 buyer, per la prima volta anche da Australia e Israele oltre che dall'Europa, Giappone e Stati Uniti".

La partecipazione straniera spicca tra i partecipanti al Concorso Olio capitale che ha già segnato un vero e proprio record di oli spagnoli in gara (ma anche etichette portoghesi, slovene, croate, greche e israeliane).

 

Gli eventi

Innumerevoli sono inoltre gli eventi collaterali proposti: a partire dall'Oil bar, un vero e proprio bar dove poter seguire dei mini corsi di degustazione ai convegni di approfondimento e agli appuntamenti della Scuola di cucina, curata da Emilio Cuk, in collaborazione con la Federazione nazionale cuochi. "Ai fornelli gli chef interpreteranno la cucina italiana, croata e slovena e, utilizzando gli extravergini presenti all'evento, terranno lezioni di cucina per il pubblico" ha ricordato Alessandro Sietti, responsabile organizzativo.

 

Tutte le dimensioni dell'olio

Dimensione culturale e commerciale rendono Olio capitale un evento in cui l'olio viene valorizzato a tutto tondo. "L'economia ha bisogno di contenuti forti e di una base culturale – ricorda Luigi Caricato, oleologo e scrittore, direttore di Teatro Naturale, media partner di Olio capitale –. Nell'economia italiana stiamo vivendo delle anomalie, ecco perché una fiera che si propone come nucleo propulsore per il comparto assume un ruolo nuovo". A fianco di Olio capitale torna anche l'Associazione nazionale città dell'olio che ha creduto fin dalla prima edizione al format della manifestazione.

Per iniziare a promuovere la conoscenza dell'olio d'oliva, a conclusione della presentazione, due classi della scuola alberghiera dello Ial hanno partecipato a un mini-corso di degustazione con l'oleologo Luigi Caricato e i produttori Parovel e Starec.

 

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 Un momento della scorsa edizione di Olio capitale