Secondo il rapporto 2011 "Lo stato della popolazione nel mondo", stilato dall'Unfpa, Fondo delle nazioni unite per la popolazione, con il raggiungimento, previsto entro 5 giorni, di quota 7 miliardi di abitanti, attraverso le azioni intraprese oggi si deciderà se il futuro sarà sano, sostenibile e prospero o al contrario se sarà segnato da diseguaglianze, degrado ambientale e ricadute economiche.

7 miliardi di persone sprecano cibo per 1,3 miliardi di tonnellate

"Un terzo del cibo prodotto nel mondo, viene sprecato per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate, equamente divisi tra paesi industrializzati (670 milioni di tonnellate) e quelli in via di sviluppo (630 milioni di tonnellate), con una prevalenza di ortofrutta, radici e tuberi commestibili". Lo sostiene Coldiretti sulla base dei dati Unfap. 

Ad avviso della Coldiretti, occorre intervenire per una più attenta gestione e distribuzione della produzione agricola e alimentare per combattere la povertà e la fame

"Bisogna fermare - precisa la confederazione - le speculazioni che hanno provocato una insostenibile volatilità delle quotazioni dei prodotti agricoli che è causa della fame nel mondo. La globalizzazione dei mercati, a cui non ha fatto seguito quella della politica - osserva la Coldiretti - ha portato ad un deficit di responsabilità, di onestà e di trasparenza che ha legittimato la derubricazione del tema cibo fino a farlo considerare una merce qualsiasi. Gli effetti drammatici vanno dalle speculazioni sulle materie prime agricole al cosiddetto land grabbing, fino alle grandi bugie sul potere salvifico degli Ogm, la cui diffusione sotto il pressing delle multinazionali è aumentata - conclude la Coldiretti - insieme al numero degli affamati".