Promessa mantenuta. Gli organizzatori del Sana, il salone bolognese dedicato al naturale, avevano anticipato la loro intenzione di dare alla manifestazione un carattere professionale e sono riusciti nell'intento. Continuando il percorso iniziato già nella precedente edizione, il quartiere fieristico ha ospitato solo operatori professionali del naturale, evitando “originali” commistioni con improbabili proposte espositive da “gran bazar”. La nuova formula, come ha tenuto a sottolineare il neo-presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, ha dato buoni risultati facendo registrare presenze persino superiori a quelle previste. Anche i visitatori hanno apprezzato la nuova “formula” espositiva, che si è snodata seguendo i due grandi temi, alimentazione e benessere, che hanno fatto da filo conduttore della manifestazione.
Agricoltura, solo comprimaria
Significativo lo spazio riservato all'agricoltura, sebbene non le sia stato riservato quel ruolo da protagonista che ci si poteva aspettare. In compenso il convegno di apertura del Sana ha avuto come tema le prospettive dell'agricoltura biologica di fronte alla riforma della Pac. Presente il ministro dell'agricoltura, Saverio Romano, che poi ha inaugurato la manifestazione bolognese, il convegno ha evidenziato che il settore del biologico sarà quello meno penalizzato dai tagli alle risorse comunitarie che invece preoccupano gli altri settori, dalla zootecnia alle colture tradizionali. Ma non per questo si possono dormire sonni tranquilli. Fra i problemi che il settore del biologico deve affrontare, ha evidenziato l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, c'è lo scollamento fra mercato e produzione. L'evoluzione del comparto segue le logiche dei contributi piuttosto che quelle del mercato. Non si spiega altrimenti come alla crescita della domanda di prodotti biologici si contrapponga un calo della produzione. Bisogna dunque legare sviluppo commerciale e crescita delle produzioni biologiche. Una crescita che deve essere accolta, a detta di Andrea Ferrante, presidente di Aiab, da un efficace sistema di controlli e verifiche e in questa direzione occorrono nuovi sforzi.
Nuova Pac
Sulla crescita dell'agricoltura biologica peseranno le novità previste dalla riforma della Pac, che si conosceranno il 12 ottobre, quando il Commissario Dacian Ciolos presenterà formalmente le proposte della Commissione. E ci saranno molte novità anche per l'agricoltura biologica, ha confermato Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo. Le anticipazioni sulla riforma lasciano prevedere un orientamento delle risorse comunitarie verso il “greening”, un progetto di agricoltura sostenibile nel quale rientrano a pieno titolo le produzioni biologiche. Ci sarà, presumibilmente, un'accentuazione dei criteri di condizionalità che già gli agricoltori conoscono. Ciò comporterà un aumento degli impegni per gli agricoltori. Rinunciarvi potrebbe però comportare un sensibile calo (meno 30%) dei sostegni. C'è poi in discussione il capitolo della promozione dei prodotti agricoli, argomento sul quale vanno molte aspettative. Ma i budget a disposizione potrebbero essere assai modesti e di conseguenza insufficienti a orientare i consumi. Non resta che aspettare il 12 ottobre.