"Nel 'Pacchetto qualità' in discussione a Bruxelles, per i prodotti Dop e Igp è necessario introdurre la possibilità di regolamentarne i volumi produttivi. Se così non fosse, saremmo nostro malgrado costretti a mettere in discussione l'intero sistema che, evidentemente, non è adeguato e non rappresenta le realtà agroalimentari italiane".
Lo sostiene Stefano Berni, direttore generale del Consorzio tutela Grana Padano.
"Il sistema Consorzi - continua Stefano Berni - si sta muovendo coordinato e con forza. E' necessario, però, l'impegno di tutti nella stessa direzione per ottenere i risultati sperati tra cui, ribadisco, in primo luogo la possibilità di regolamentare i volumi produttivi dei prodotti Dop e Igp".
"Voglio pensare - aggiunge Berni - che, in Europa, il buon senso, unito ad un'analisi oggettiva della realtà che rappresentiamo, possa fugare ogni dubbio alla Commissione, verso la problematica che con forza solleviamo. Il sistema delle indicazioni geografiche italiane è un patrimonio preziosissimo per i nostri produttori, per il nostro territorio ma anche per quanti, in Italia e dovunque all'estero, riconoscono nell'agroalimentare di qualità made in Italy un'eccellenza unica al mondo".
"Alla nostra politica - conclude Berni - chiedo tanta determinazione, affinché con un intenso lavoro di squadra nell'interesse di tutti, riusciamo a promuovere anche negli uffici comunitari di Bruxelles la cultura della qualità italiana, senza se e senza ma, raggiungendo l'obiettivo di salvaguardare le nostre produzioni e l'intero sistema delle indicazioni geografiche".
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