"L'eccessiva volatilità dei prezzi su tutti i mercati delle materie prime si verifica in un momento in cui la competitività dell'industria europea dipende in modo cruciale da un accesso efficiente e sicuro alle materie prime".
E' quanto è stato comunicato dalla Commissione europea, con la quale si presenta il contenuto della comunicazione sul tema sottoposta da oggi all'attenzione dell'Europarlamento.
"La recente volatilità dei prezzi delle materie prime rischia di aumentare l'inflazione, mentre i mercati mondiali delle materie prime sono sempre più distorti a causa di misure protezionistiche. La fluttuazione dei prezzi di mercato dei prodotti agricoli ha un impatto sugli agricoltori, sulla distribuzione alimentare e sui consumatori, anche nei paesi più poveri".
In risposta a queste sfide la Commissione europea ha presentato una visione strategica e integrata per affrontare le sfide dei mercati.
Romani, Sviluppo economico: 'Un'iniziativa che per l'Italia, Paese trasformatore, va nella giusta direzione'
"La proposta sulle materie prime promossa dal vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani va nella giusta direzione perché permette di dare all'industria europea strumenti indispensabili per la sua competitività. Una misura tanto più importante per l'Italia che è un Paese trasformatore e, quindi, ha un'economia che vive grazie alle materie prime".
E' quanto afferma il ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani commentando favorevolmente l'iniziativa europea presentata a Bruxelles dal vice presidente della Commissione europea con delega all'industria, Antonio Tajani.
"Finalmente - prosegue il ministro - si riporta l'economia reale al centro del dibattito politico e si mettono in campo strumenti per il rilancio della competitività delle imprese. Condivido con Tajani anche l'analisi sui tre pilastri messi in campo a difesa della nostra industria: una maggiore diplomazia delle materie prime, per assicurare l'accesso in particolare a quelle critiche, l'utilizzo di partenariati strategici e il dialogo con i Paesi terzi, in particolare con quelli africani che sono tra i maggiori produttori di materie prime".
Coldiretti: 'Bene l'iniziativa europea, ma le quotazioni del grano sono scese del 35% in due anni'
Nel commentare la comunicazione sulle materie prime per combattere la speculazione sui prezzi nei mercati finanziari presentata dalla Commissione europea, la Coldiretti nota che il grano viene quotato a prezzi che sono oggi inferiori del 35% rispetto a quelli raggiunti con il record storico due anni fa, nel marzo 2008.
"L'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli - continua la Coldiretti - è sempre più fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l'oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. Speculazioni sul cibo che stanno 'giocando' senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l'allevamento in molti Paesi".
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Fonte: AgricolturaOnWeb