E' ripreso ieri pomeriggio l'esame del Disegno di legge di Stabilità in commissione Bilancio della Camera

Presentati i subemendamenti al maxiemendamento del Governo. 

Il presidente Giancarlo Giorgetti, ha infatti pronunciato, alla luce della presentazione della relazione tecnica del Governo, il giudizio definitivo di ammissibilità sul Maxiemendamento, riammettendo, tra l'altro, i commi riguardanti le agevolazioni contributive agricole. 

Si tratta dei commi 51, 52 e 53 dell'art. 1. il comma 51 dispone una copertura di 86 milioni di euro per l'anno 2010; il 52 prevede l'entrata in vigore delle norme dalla data di pubblicazione in gazzetta ufficiale della Legge di Stabilità, mentre il comma 53 recita: "a decorrere dal primo agosto 2010, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all'art. 2 comma 49, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, in materia di agevolazioni contributive per il settore agricolo". 

La prima valutazione di inammissibilità era stata dovuta al fatto che la norma esplica i suoi effetti anche nel 2010, mentre il disegno di Legge di Stabilità riguarda il periodo 2011-2013. 

"Tuttavia - ha detto il presidente Giorgetti annunciando il "ripescaggio" di questa disposizione - dalla relazione tecnica si evince tuttavia che le agevolazioni contributive entreranno a regime nel 2011 e che gli effetti relativi al 2010 evitano una inopportuna sospensione dell'efficacia delle norme vigenti". 

Durante la pausa dei lavori tra la prima dichiarazione provvisoria di inammissibilità e la successiva riammissione, c'è stato un colloquio tra i presidenti delle commissioni Bilancio di camera e senato Giancarlo Giorgetti e Antonio Azzollini. Nessun problema, invece, per il comma 48 dell'art. 1 che "mette a regime" le agevolazioni per la piccola proprietà contadina, cancellandone la scadenza al 31 dicembre 2010, senza però che sia prevista nessuna copertura per gli anni successivi. 

Coldiretti: 'Devono essere rispettati gli impegni sul costo del lavoro agricolo'

"Siamo certi che verranno rispettati gli impegni assunti per evitare un aumento insostenibile del costo del lavoro che metterebbe a rischio 50mila posti di lavoro nelle campagne del mezzogiorno, delle aree svantaggiate e montane per effetto del raddoppio del costo contributivo per i datori di lavoro nel settore agricolo".

E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, in occasione della discussione della manovra Finanziaria, nel ricordare "l'impegno assunto da Antonio Azzollini, presidente della commissione Bilancio del Senato a Bari in occasione della manifestazione della Coldiretti del 23 luglio scorso con 10mila agricoltori. Un'esigenza sulla quale il presidente della Coldiretti Sergio Marini ha coinvolto lo stesso  ministro dell'Economia Giulio Tremonti, lo scorso 16 ottobre al Forum di Cernobbio, chiedendo l'impegno a finanziare misure che se non confermate provocherebbero un aggravio di costi  insostenibile al settore".