Le donne rappresentano nel mondo oltre il 40% dei lavoratori agricoli e contribuiscono in misura determinante nell'allevamento e nella coltivazione dei cibi che si aggiunge a quello nella preparazione sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, in occasione del vertice Fao a Roma che ha coinvolto le first ladies, dalla quale si evidenzia la presenza di 428 milioni di donne in agricoltura rispetto a 608 milioni di uomini, secondo l' International Labour Organization (ILO) . La presenza delle donne in molti paesi è estremamente rilevante come nel caso dell'Africa sub sahariana ed in sud Africa dove rispettivamente, sottolinea la Coldiretti, il 68% ed il 61% delle donne lavora in agricoltura.

In Italia nell'insieme delle attività economiche è proprio l'agricoltura, sottolinea la Coldiretti, il settore dove la presenza femminile fa registrare tra i livelli piu' elevati di partecipazione al vertice gestionale in tempi di crisi. Infatti sul totale di 1,4 milioni di donne imprenditrici ben il 29% si trova nel commercio, il 18% in agricoltura e solo il 12% in attività immobiliari e informatiche che superano quelle manifatturiere (10%). Se si guarda invece alla percentuale di imprese rosa sul totale di quelle agricole, emerge che ben un'azienda su tre è condotta da una donna. La progressiva femminilizzazione dell'agricoltura italiana, sostiene la Coldiretti, è certamente anche il risultato della forte innovazione che ha caratterizzato il settore con l'ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, il benessere, le fattorie didattiche e i servizi alle persone come gli agriasilo e la pet-therapy  dove le donne hanno un ruolo significativo.

La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere proprio, sottolinea la Coldiretti,  una delle principali ragioni del crescente interesse dell'universo femminile nei confronti della moderna agricoltura. L'impegno femminile, conclude la Coldiretti, è infatti particolarmente rilevante nelle attività piu' innovative e multifunzionali come dimostra il protagonismo delle donne che hanno costituito associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio.