Francia

Diminuiscono le superfici investite ma il rendimento tiene

La produzione di grano tenero è valutata intorno a 35,8 milioni di tonnellate, secondo stime del servizio per le statistiche del ministero francese (SSP) al 1 luglio 2009: + 3% rispetto alla media quinquennale 2004-2008, ma inferiore del 3% rispetto al buon raccolto del 2008. Il rendimento, valutato a 73 q/ha, è identico a quello del 2008; cala invece la superficie investita, che scende sotto i 5 milioni di ettari. Con 2,1 milioni di tonnellate, anche il raccolto di grano duro è previsto leggermente inferiore rispetto a del 2008 (-2%), con un rendimento medio di 49 q/ha e una diminuzione del 2% delle superfici investite.

Segno più per l'orzo, invece, che con 8,9 milioni di tonnellate farà registrare un aumento del 3%, segnando un nuovo record dopo quello del 2008. La spiegazione è da ricercarsi nell'aumento delle superfici (+2%) e delle rese (69 q/ha, +5% rispetto alla media del periodo 2004-2008).

Buona anche la produzione d'avena (495 milioni di tonnellate, +3% rispetto al 2008), mentre resta stabile quella di segale. Il 2009 vedrà anche il miglior raccolto mai ottenuto per il triticale, con 1,9 milioni di tonnellate (+6% rispetto al 2008 e + 12% rispetto alla media 2004-2008).

Fonte: Plein Champ.com

 

Europa

I Paesi dell'Est guidano il trend negativo in Europa

Secondo le stime della FAO, il 2009 vedrà un calo nel raccolto dei cereali autunno vernini rispetto all'abbondanza dell'anno scorso, calo che sarà particolarmente significativo nei Paesi dell'Est. In Russia ed Ucraina, nonostante le condizioni di semina favorevoli, i produttori hanno reagito alle prospettive di prezzi ridotti e alti costi di produzione con la diminuzione delle semine. Le superfici dedicate ai cereali autunno vernini sono dunque previste in calo in tutta Europa.

Fonte: FAO

 

Asia

I raccolti asiatici penalizzati dal clima

In Cina, i cereali autunno vernini sono ancora in fase di latenza in questo periodo. L'area che ricoprono è stimata intorno ai 24 milioni di ettari, al di sopra dell'area già molto estesa dell'anno scorso: un trend positivo dovuto per lo più ai generosi incentivi governativi a sostegno delle colture cerealicole.  Tuttavia, ad oggi le condizioni meteorologiche si sono rivelate sfavorevoli nelle principali regioni cerealicole cinesi: una grave siccità ha colpito il nord e l'ovest della Cina (con precipitazioni inferiori del 70-90 per cento alle medie stagionali) danneggiando circa 9,5 milioni di ettari piantati a cereali autunno vernini in 7 diverse province.

Anche in India, altro grande produttore asiatico, le superfici sono in aumento rispetto al 2008 (circa 28,2 milioni di ettari), pur in misura minore rispetto alla Cina. Anche l'India è stata penalizzata dalla scarsità di piogge (il periodo monsonico quest'anno si è rivelato particolarmente scarso di precipitazioni). 

Al contrario di Cina e India, i raccolti in Pakistan hanno beneficiato di un inverno piovoso. Anche se l'area 2009 dedicata ai cereali autunno vernini, stimata intorno a 8,4 milioni di ettari, è minore dell'1,3% rispetto all'anno scorso, resta sopra la media degli ultimi anni: ci si aspetta dunque un raccolto abbondante.

Fonte: FAO

 

 

USA

Il frumento perde terreno contro soia e mais

Il dipartimento per l'agricoltura americano ha pubblicato alla fine di giugno il suo report annuale sulle superfici dei raccolti e, ancora una volta, il frumento perde terreno rispetto alle altre colture (soprattutto soia e mais). Gli acri investiti a frumento diminuiscono del 5%, e l'USDA prevede che i coltivatori americani raccoglieranno nel 1009/10 circa 55 milioni di tonnellate (rispetto alle 68 della stagione precedente).

Le cause sono da ricercarsi sia nelle condizioni climatiche sfavorevoli (il gelo ha costretto i coltivatori di Oklahoma e Texas ad abbandonare i raccolti) sia nella maggiore quantità di terreni dedicati ad altre colture come la soia, giudicate più sicure e redditizie.

Fonte: US Wheat 

 

 

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