Dopo la valutazione di conformità è pubblicato sul sito del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali il contratto quadro per le patate da consumo fresco sottoscritto a Bologna lo scorso agosto tra tutte le parti in causa. Il Mipaaf ha espresso il parere di conformità sul contratto, in base alla normativa vigente, che ha abolito gli accordi interprofessionali. Con questo tipo di contratto, uno dei primi esempi operativi in Italia, vengono definiti nuovi strumenti di relazione di mercato più vincolanti e impegnativi nell'ottica di contratti collettivi di compravendita. Il contratto quadro triennale 2007-2009 è stato sottoscritto dalle organizzazioni dei produttori di patate Appe e Assopa, dalle cooperative interessate alla produzione, dall'associazione dei commercianti Aneioa, oltre al Cepa quale ente promotore della Borsa Patate, e riguarda circa 100.000 tonnellate di prodotto, il 40% del totale regionale. L’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni ha espresso soddisfazione per il riconoscimento ministeriale e ha ricordato che “l’Agenzia per l’alimentazione dell’Onu ha proclamato il 2008 anno internazionale della patata per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle caratteristiche nutrizionali e sulla funzione alimentare del tubero”. Il contratto quadro stabilisce il quantitativo complessivo di prodotto, permettendo la massima programmazione delle colture e degli stoccaggi; conferma le modalità di funzionamento della Borsa Patate; fissa le modalità di definizione del prezzo e di cessione del prodotto sia in natura sia confezionato, e delle modalità di pagamento; definisce lo schema con cui effettuare la liquidazione del prodotto; prevede le norme di qualità per la sua classificazione. In particolare è stato inserito il “Disciplinare di produzione regionale per il Marchio Qualità Controllata-QC” per le patate, definito ai sensi della L.R. 28/99, come standard produttivo.