Le Marche vogliono puntare sull'apicoltura e diventare un punto di riferimento nazionale del settore.

 

È stato questo il messaggio di fondo lanciato dall'assessore regionale all'Agricoltura Andrea Maria Antonini che è intervenuto alla presentazione della ricerca nazionale "II mondo del miele visto dagli italiani" che si è tenuta nei giorni scorsi ad Ancona, commissionata dall'associazione Città del Miele.

 

Oggi le Marche, con 72.356 alveari e 1600 apicoltori, si classificano tra le prime regioni in Italia per quanto riguarda l'apicoltura. Per la precisione sono seconde nel rapporto tra numero di alveari per chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti.

 

Negli ultimi anni il settore è cresciuto, come dimostrano i dati dell'Anagrafe Apistica Nazionale, così come sono cresciuti i finanziamenti dedicati, che grazie al maggior numero di alveari censiti, hanno fatto aumentare i fondi destinati all'apicoltura dai 144mila euro del 2016 ai 701mila euro del 2023.

 

Una crescita resa possibile, secondo l'assessore, al lavoro dei consorzi apistici che hanno intrapreso una intensa attività di monitoraggio per far emergere tutte le realtà presenti sul territorio a cui è seguita anche una maggiore attenzione da parte della politica, come dimostrano gli stanziamenti aggiuntivi come i 250mila euro dell'intervento straordinario del 2019 e i 540 mila euro destinati a 174 aziende apistiche per il sostegno delle attività durante la pandemia.

 

L'obiettivo della Regione ora è la costruzione di uno stretto legame tra la produzione di miele e il territorio, sfruttandolo come veicolo di promozione turistica, così come accade per l'enoturismo e l'oleoturismo.

 

Accanto a questo c'è poi la volontà di favorire la crescita del settore in termini di quantità e qualità, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto del biologico.

 

E in quest'ottica è stato proposto di realizzare un protocollo d'intesa per l'applicazione delle buone pratiche agricole e la salvaguardia del patrimonio apistico della Regione Marche.

 

Un protocollo che vuol essere una scelta operativa destinata ad istituire nella Regione Marche il primo modello regionale a favore delle qualità nelle produzioni agricole e a tutela del patrimonio apistico, mutabile dai tanti e diversi territori regionali italiani.

 

Intanto è stato aperto il bando per gli aiuti all'apicoltura per il 2023, con a disposizione 701mila euro rivolto agli apicoltori e ai consorzi apistici regionali, con la scadenza fissata al 27 febbraio prossimo.