La Regione Lazio erogherà gli anticipi dei contributi per il benessere animale previsti dal Psr, anticipi che andranno a coprire l'85% dell'importo dovuto ad ogni beneficiario che ne ha fatto richiesta ed è stato ammesso al pagamento.
Ad annunciarlo è Coldiretti Lazio dopo che l'amministrazione regionale ha accolto la richiesta, presentata dalla stessa Coldiretti, di pagare un anticipo agli allevatori.
Nelle scorse settimane infatti, il presidente di Coldiretti Lazio David Granieri aveva mandato una lettera all'assessore regionale all'Agricoltura Enrica Onorati per chiedere un anticipo dei pagamenti relativi alla misura del benessere animale e garantire un immediato aiuto in termini di liquidità alle aziende zootecniche.
Granieri si è detto soddisfatto dell'accettazione della richiesta che costituirà un sostegno economico fondamentale per le imprese del settore, che si trovano in gravi difficoltà finanziarie.
A pesare sulle aziende c'è l'aumento esponenziale dei costi delle materie prime e dell'energia, i consumi in calo e le speculazioni che hanno colpito duramente la filiera, oltre ovviamente alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria.
Nella caso degli allevamenti di bovini da latte, le aziende sono costrette a sostenere costi di produzioni che spesso superano il valore di vendita del prodotto, in particolare per quello che riguarda il latte fresco.
Per questo, come ha commentato Granieri "l'anticipo dell'85% sul benessere animale rappresenta un grande passo avanti e una boccata di ossigeno per le tante aziende, che pur trovandosi in dissesto finanziario, hanno comunque continuato a produrre, nonostante questo abbia comportato per loro un ulteriore indebitamento".
"Siamo comunque consapevoli - ha continuato - che la situazione sia molto seria e che questo anticipo non basterà certamente a sanare la crisi profonda del settore. È però un tassello in più per cercare di superare questo momento così difficile, ma certo non una soluzione. Non ci fermeremo certamente a questo e continueremo a rappresentare le nostre aziende nei tavoli nazionali e a livello europeo con tutti gli strumenti necessari per superare la crisi".
A fianco di questo risultato, l'associazione di categoria sta continuando a lavorare sul miglioramento del prezzo del latte alla stalla e ancor più in generale a un progetto di comunicazione e di valorizzazione del latte fresco laziale, a cui sta già lavorando l'Assessorato Regionale all'Agricoltura.
“Non possiamo permetterci di mettere a rischio un prodotto prezioso per il Lazio - ha infatti concluso Granieri - quale è il latte fresco di cui Roma e la nostra regione è tra i maggiori consumatori in Italia, proprio per la sua ottima qualità".
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Fonte: Coldiretti Lazio