Per questa misura, lo scorso novembre sono state erogate le anticipazioni nella misura dell'85% dell'intero contributo alle aziende beneficiarie che hanno presentato domanda nel maggio del 2020. Il saldo potrà essere pagato solo tra maggio e giugno di quest'anno a seguito della verifica del rispetto degli impegni assunti dalle aziende, che verrà svolto dall'organismo pagatore Argea. Il periodo d'impegno scade il 14 maggio 2021.
La misura 14 prevede quindi che a fronte di alcuni impegni che devono essere mantenuti dagli allevatori durante il periodo che va dal 15 maggio di un anno al 14 maggio dell'anno successivo, vengano pagati i premi spettanti, che possono comunque subire delle riduzioni qualora gli impegni previsti non siano completamente rispettati. Questo periodo non è soggetto a proroghe o modifiche.
"Gli impegni da rispettare sono diversi", puntualizza l'esponente della Giunta sarda. "Cito ad esempio quello di effettuare due controlli sugli impianti di mungitura, o quello di effettuare alcuni controlli sulla qualità del latte per le specie ovine e caprine, o ancora, per ritornare al caso in questione, l'obbligo di effettuare 18 ore di formazione e informazione in materia di benessere animale".
"All'assolvimento di tale obbligo - prosegue Gabriella Murgia - concorre l'Agenzia Laore, e in passato questa attività si è sempre svolta regolarmente con attività sia in azienda sia collegiali in presenza fisica, che tuttavia con l'emergenza pandemica già dai primi giorni di marzo del 2020 hanno subito prima un arresto e dopo un rallentamento che ancora sussiste".
"Le soluzioni individuate da Laore - aggiunge l'assessore - di effettuare formazione online con l'ausilio di piattaforme per videoconferenza, con il lodevole scopo di consentire agli allevatori di rispettare un obbligo della misura e quindi di non incorrere in riduzioni del premio, stanno creando malessere e critiche che solo in parte vengono condivise. Ciò anche in ragione del fatto che il tempo rimanente al 14 maggio prossimo è poco e perché sono oltre diecimila gli allevatori che devono essere raggiunti e che devono completare la formazione richiesta".
Per questi motivi, "si è già proceduto da un lato a sensibilizzare Laore per valutare la possibilità, garantendo le giuste condizioni di sicurezza sanitaria per i dipendenti dell'Agenzia coinvolti nell'attività e per gli stessi allevatori, per trovare anche altre soluzioni che non siano la sola formazione online per la quale molti allevatori sarebbero in oggettiva difficoltà".
"Dall'altro, con un lavoro combinato tra Autorità di gestione del Psr, Argea quale organismo pagatore regionale e quello di coordinamento nazionale Agea, si sta già lavorando da tempo per sollecitare quelle deroghe che anche lo scorso anno hanno consentito di riconoscere nella pandemia una causa di forza maggiore eccezionale e quindi - conclude l'assessore Murgia - di non applicare le riduzioni previste dalla misura 14 nel caso di mancato rispetto di alcuni impegni".