E l'assessora alle Politiche agricole della Regione Sardegna, Gabriella Murgia, ha strappato un'importante promessa alla titolare del dicastero di via XX Settembre: "La ministra mi ha assicurato che sarà in Sardegna in tempi brevi per riaprire il tavolo del latte" ha dichiarato Gabriella Murgia in una nota ufficiale diffusa dalla Regione Sardegna. Trova così definitiva conferma non solo l'intenzione dell'assessora Murgia di riaprire il tavolo del latte ovino in Sardegna, ma viene espressa la precisa volontà di farlo ai massimi livelli e su tutti i fronti.
"Sulla questione del prezzo del latte - ha aggiunto l'esponente della Giunta sarda - ho fatto presente che esiste un'emergenza di natura sociale alla quale bisogna dare una risposta immediata, trovando una soluzione che riconosca ai pastori la giusta remunerazione per il loro lavoro". In pratica l'accordo dell'8 marzo 2019, che aveva previsto una griglia di corrispondenza tra il prezzo medio ponderato del Pecorino romano sulla Borsa merci di Milano nel periodo novembre 2018-ottobre 2019 ed il prezzo complessivo del latte ovino sardo alla stalla al netto di Iva da saldare nel prossimo novembre, va definitivamente in soffitta.
Del resto, la decisione della ministra Bellanova di recarsi in Sardegna per riaprire il tavolo del latte è una solenne presa d'atto dell'inefficacia dell'accordo che di fatto, in ogni caso, ai prezzi fino ad ora praticati sulla piazza di Milano non consentirebbe di pagare il famoso conguaglio ai pastori sardi.
L'assessora Murgia, sempre con riferimento al settore ovino sardo, ha infine affermato: "Ho chiesto anche che vengano sbloccate le risorse previste dalla legge 44/2019 accelerando l'approvazione dei decreti attuativi senza i quali la legge sulle emergenze non è operativa". Un'altra bordata con riferimento ai provvedimenti attuativi ancora mancanti per i contratti di filiera (valore 10 milioni di euro) e per la copertura dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l'anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese ovine entro la data del 31 dicembre 2018 (altri 5 milioni).
Gabriella Murgia non nomina invece l'asta che dovrebbe presto tenere Agea in favore degli indigenti, da sostenere con ben 14 milioni finalizzati al ritiro dal mercato del Pecorino romano eccedentario, misura decisiva per il riequilibrio dei prezzi. Un silenzio forse dettato dal fair play istituzionale, atteso che il ministro Gian Marco Centinaio aveva già firmato il 25 luglio scorso il decreto interministeriale, di concerto con il dicastero del Lavoro e delle politiche sociali, per porre l'ingente somma nella disponibilità di Agea.