Il 28 dicembre scorso si è tenuta nella sede dell’assessorato dell’Agricoltura della Regione Sardegna a Cagliari una lunga riunione convocata dall’assessore, Pier Luigi Caria, con i maggiori portatori di interesse della filiera del latte ovino. Obiettivo del tavolo: cercare una soluzione condivisa che permetta di governare il prezzo del latte da pagare ai produttori primari in vista della stagione ormai agli inizi.
Al tavolo i direttori generali dell’assessorato, dell’Agenzia Laore e i tecnici dell’Agenzia Agris, i rappresentanti dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo e delle organizzazioni dei produttori, il mondo della trasformazione privata e della cooperazione, le associazioni di categoria agricola, il Consorzio del Pecorino romano e i vertici del Banco di Sardegna.
Nei lavori è stata discussa una prima bozza di documento, frutto dei numerosi incontri tenuti nei mesi scorsi. Nei prossimi giorni saranno presentate integrazioni e proposte aggiuntive che possano accogliere le diverse sensibilità del comparto, così da poter sottoporre all’attenzione di tutti gli attori la sottoscrizione di un documento condiviso che tuteli l’intera filiera.
Intanto, a meno di due settimane dal riconoscimento ufficiale dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo da parte del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, la Giunta regionale della Sardegna ha approvato una delibera, proposta dall’assessore Caria, che finanzia con 100mila euro il programma di avviamento delle Organizzazioni interprofessionali. In Sardegna opera l’Oilos, associazione senza scopo di lucro composta dai rappresentanti delle attività economiche connesse alla produzione del latte ovino e alla trasformazione dei prodotti lattiero-caseari; costituita ufficialmente il 22 dicembre 2016 è stata appunto riconosciuta con decreto del ministro Gian Marco Centinaio il 10 dicembre scorso.
L’assessore Caria ha commentato: “Alla luce di questo importante risultato in termini di aggregazione della filiera, la Giunta regionale ha definito un regime di aiuti per l'avviamento a favore delle organizzazioni interprofessionali riconosciute, così da favorire un maggiore governo del comparto e assicurare più tutela agli anelli più deboli della filiera, in questo caso i pastori”.