Già alla fine dell’anno scorso la regione aveva avviato un regime semplificato per richiedere gli indennizzi e approvato uno stanziamento di 200mila euro, ma le continue segnalazioni di attacchi hanno portato a fare di più.
Così la giunta ha modificato i criteri e le modalità attuative del Psr per consentire l’emanazione di un bando adeguato alle esigenze del territorio.
Un bando per il quale è già stato autorizzato uno stanziamento di 3 milioni di euro per la realizzazione di sistemi di difesa degli allevamenti.
Secondo le intenzioni della regione il bando dovrà uscire nel giro di un mese e prevederà l’assegnazione di contributi fino al 100% delle spese sostenute per l’acquisto di dissuasori ottici e acustici, l’acquisto di cani pastori e la realizzazione di recinzioni, fisse e mobili, destinate al ricovero notturno degli animali al pascolo, secondo tecniche già testate dall’Assam, in diversi allevamenti.
Sistemi di difesa che serviranno anche a livello burocratico. Infatti il 23 luglio scorso la Commissione europea ha autorizzato a superare i vincoli del regime ‘de minimis’ che limita i contributi concedibili alla stessa azienda, purché gli agricoltori adottino adeguati sistemi di prevenzione.
Per l’assessore regionale all’Agricoltura Anna Casini è fondamentale non sottovalutare il problema e annuncia anche un altro provvedimento: una modifica tecnica della legge regionale per consentire agli allevatori di presentare la richiesta d’indennizzo direttamente alla regione senza inoltrarla attraverso il comune competente per territorio.
Una modifica che secondo Casini accelererà l’iter amministrativo della pratica e ridurrà i tempi del rimborso.