La delibera dà attuazione a livello regionale del 'Programma dei controlli dell'attitudine produttiva per la produzione del latte e/o della carne (controlli funzionali - CCFF) svolti dalle associazioni degli allevatori per ogni specie, razza o tipo genetico anno 2018', adottato a inizio luglio con decreto direttoriale del Mipaaf.
In Toscana queste attività verranno portate avanti dall'Ara Toscana, l'Associazione regionale allevatori della Toscana, come disposto dalla specifica normativa.
Per lo svolgimento delle attività la regione ha stanziato 450mila euro, per un piano di contributi che copriranno fino al 100% il costo la tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici e fino al 70% per l'esecuzione dei controlli funzionali.
Tra le spese ammissibili ci sono i costi amministrativi per l'adozione e la tenuta dei libri genealogici, compresa la raccolta e gestione di dati sugli animali; ad esempio, origine, data di nascita, dell'inseminazione, data e cause del decesso e valutazione dell'esperto, aggiornamento e trattamento dei dati necessari per l'adozione e la tenuta dei libri genealogici.
Ma il contributo può coprire anche le attività amministrative connesse alla registrazione dei dati pertinenti sugli animali nei libri genealogici, l'aggiornamento dei programmi informatici per la gestione dei dati nei libri genealogici, la pubblicazione online di informazioni sui libri genealogici e di dati tratti dai libri genealogici, oltre a altri costi amministrativi connessi comprese le spese relative all'iscrizione ad associazioni.
Per i controlli funzionali, le spese ammissibili riguardano i costi per i test di determinazione della qualità genetica o della resa del bestiame, i costi connessi alla raccolta e alla valutazione dei dati forniti da tali test e ai controlli per il miglioramento della salute degli animali e del livello di tutela dell'ambiente.
Possono essere finanziati anche i costi connessi alla raccolta e alla valutazione dei dati forniti dai test e ai controlli intesi a valutare la qualità genetica degli animali per l'applicazione di tecniche di riproduzione avanzate e la conservazione della diversità genetica, altri costi correlati.
Un contributo che per la Giunta regionale è un sostegno concreto alla competitività delle aziende toscane del settore attraverso azioni di arricchimento e valorizzazione dei propri allevamenti, nonché uno strumento essenziale per garantire il miglioramento genetico.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Regione Toscana