Dai primi di novembre la Regione Siciliana avvierà le procedure per ripristinare i controlli funzionali negli allevamenti, attività che era stata sospesa e con il fallimento dell’Associazione regionale allevatori della Sicilia. Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana Antonello Cracolici a margine di un incontro che si è svolto giovedì 26 ottobre 2017 a Palermo con le organizzazioni sindacali (Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil, Confederdia Sicilia), il dirigente del Servizio 2 del dipartimento Agricoltura, Antonino Colombo e il presidente dell’Istituto zootecnico, Vito Sinatra.
 
“A seguito di apposita convenzione, l’Associazione italiana allevatori si avvarrà dell’Istituto zootecnico per l’espletamento della prima fase del servizio, utilizzando il personale ex Aras, nella misura richiesta da Aia – ha detto Cracolici, che sottolinea come - già dal marzo di quest’anno l’assessorato aveva formalmente avviato un’interlocuzione con Aia al fine di assicurare, in via sostitutiva, lo svolgimento delle attività che si erano interrotte dopo il fallimento dell’Aras”.
 
“Considerati i ritardi accumulati nell'avvio delle attività, a causa della complessità operativa riscontrata da Aia, ho ritenuto necessario supportare l’Associazione italiana allevatori in questa prima fase, attraverso il coinvolgimento dell’Istituto sperimentale zootecnico, come previsto dalla recente norma regionale " continua Cracolici.
 
Alla luce delle interlocuzioni tra Aia e l'Istituto zootecnico, Cracolici ha comunicato ad Aia l’intendimento di avviare nei prossimi giorni, mediante l’Istituto zootecnico, l’individuazione delle figure professionali che saranno indicate in un apposito albo.
 
I criteri da utilizzare per la selezione del personale saranno stabiliti a seguito di un accordo tra Istituto zootecnico ed organizzazioni sindacali. Ciò consentirà l’avvio dei servizi di assistenza tecnica, dei controlli funzionali e dell’anagrafe degli equidi, secondo le modalità previste nella convenzione.
 
“L’intesa raggiunta permetterà di rimettere in moto un servizio importantissimo per i nostri allevatori – conclude Cracolici - l’obiettivo principale del lavoro di questi mesi è stato quello di trovare una soluzione efficace per garantire il sistema zootecnico regionale, senza tralasciare la questione delle garanzie occupazionali per i lavoratori ex Aras”.