L’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia promuove attività di tutela, allevamento e sperimentazione sugli animali di interesse zootecnico e faunistico e gestisce l’unico centro regionale pubblico di produzione di selvaggina. Inoltre negli ultimi anni sono stati avviati progetti di ricerca sulla produzione di latte d’asina per uso pediatrico, in collaborazione con l’Ospedale pediatrico G. Di Cristina di Palermo ed attività di sperimentazione con l’Ismett (Fondazione Rimed) sull’affinamento delle tecniche di trapianto sui maiali per testare l’effetto dei farmaci utilizzati per contrastare il fenomeno del rigetto.
La sede centrale dell'Istituto si trova a Palermo ed ospita il centro direzionale, i laboratori e alcune strutture per l’allevamento del bestiame. Al personale dell’Istituto è stata affidata anche la gestione degli animali esotici che si trovano presso Parco d’Orleans. In provincia di Palermo a Campofelice di Fitalia opera una sede distaccata che ospita l’azienda sperimentale zootecnica che si occupa dell’allevamento di razze autoctone ovine, suine e bovine e della coltivazione dei campi per la produzione di foraggi, mentre a Messina si trova il centro di allevamento delle razze avicole siciliane. La pianta organica comprende 46 dipendenti dell’istituto, due dipendenti regionali e 30 lavoratori precari.
“Sono convinto che le professionalità scelte per la guida del nuovo Cda dell’Istituto zootecnico sapranno portare avanti il rilancio di questo ente – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici - negli anni l’istituto ha gestito numerose sofferenze finanziarie: la nomina del Collegio dei revisori aiuterà a rimettere ordine nei conti”.
La decisione di nominare dirigenti interni all’amministrazione è stata una scelta strategica per riconnettere le sinergie con la macchina pubblica regionale e promuovere un modello di gestione economica che dia servizi e che intercetti nuove risorse, promuovendo l’assistenza e il trasferimento di conoscenze alle aziende del mondo zootecnico.
“Nell’ultimo anno abbiamo lavorato per stabilizzare gli equilibri finanziari e garantire la regolarità degli stipendi – ha sottolineato Cracolici, che ha aggiunto -. La Sicilia è tra le regioni più importanti nel settore zootecnico, ma molte aziende del comparto risultano ancora troppo frammentate e poco propense all’innovazione, ecco perché l’Istituto zootecnico può rappresentare un punto di riferimento per la crescita del settore”.
“L’incarico ricevuto richiederà certamente un particolare impegno per il rilancio della mission di questo storico ente – afferma il neo presidente Vito Sinatra - cercheremo di perseguire i compiti istituzionali previsti dallo statuto puntando soprattutto su un clima di collaborazione e di fiducia con tutti i lavoratori, senza perdere di vista l’efficienza finanziaria dell’ente. Valorizzeremo l’attività di ricerca e sperimentazione, attraverso forme di collaborazione con gli enti di ricerca e con le Università dell’area mediterranea”.