Prezzi in calo
L'andamento della perfomance economica della fase di produzione risente soprattutto della dinamica dei ricavi. A giugno il prezzo medio mensile dei suini da macello (di peso 156-176 kg, quotati alla borsa merci di Modena) è stato pari a 1,633 euro/kg, in calo dell'1,4% rispetto al mese precedente; anche in questo caso, però, la variazione tendenziale è positiva +19,3%.Dopo molti rialzi, restano invece stabili a giugno le quotazioni dei suini da allevamento di peso 30 kg (114,000 euro/capo sul mercato di Modena).
Dal lato dei costi, a giugno sono saliti i prezzi del mais nazionale (+0,9%) e di quello comunitario (+0,7%); mentre sono scesi i prezzi dell’orzo, sia di provenienza nazionale (-7,9%) che comunitaria (-4,0%). In diminuzione infine anche le quotazioni della soia con valori medi mensili che si assestano a -2% rispetto a maggio.
Recupera la fase di macellazione
Situazione speculare nella fase di macellazione, con la redditività che a giugno viene rilevata in aumento su base congiunturale (+2,8%), grazie anche al calo dei prezzi dei suini da macello, ma risulta decisamente peggiore rispetto all'anno scorso, tanto che l'indice Crefis su base tendenziale scende addirittura del 18%, anche a causa delle forti fluttuazioni soprattutto del prezzo dei lombi.D'altro canto, a giugno, il mercato dei tagli freschi dà segnali non univoci. Per quanto riguarda le cosce fresche pesanti destinate a produzioni tipiche, i prezzi risultano stabili rispetto a maggio (5,198 euro/kg) ma molto positivi (+16%) rispetto a giugno 2016.
Mentre i prezzi delle cosce fresche pesanti per prosciutti generici scendono a giugno dello 0,4%, ma risultano a +9,6% su base tendenziale.
A salire nettamente, soprattutto da un punto di vista congiunturale, sono le quotazioni dei lombi taglio Modena che salgono del 4,6% (con il prezzo che sul mercato di Modena raggiunge 3,112 euro/kg).
Peggiorano i prosciutti
Nel segmento della stagionatura, la redditività dei prosciutti pesanti Dop è peggiorata a giugno dell'1,5% rispetto a maggio, ma rimane positiva rispetto al 2016 (+1,7%).Al contrario, la redditività dei prosciutti pesanti non tipici è aumentata dell'1,5% su base congiunturale e risulta invece fortemente negativa su base tendenziale: -2,3%.
Scende così, anche a giugno, il differenziale di redditività tra prosciutto di Parma Dop e prosciutto generico ma il gap rimane peraltro del 33% a favore del prodotto tutelato.
Per quanto riguarda il mercato dello stagionato, a giugno e rispetto a maggio, resta stabile a 10,350 euro/Kg il prezzo del prosciutto di Parma pesante, ma con una variazione tendenziale nettamente in campo positivo (+14,4%). Sale infine a 13,700 euro/kg il prezzo del prosciutto di San Daniele, che rispetto allo stesso periodo del 2016 fa segnare un +14,1%.
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Fonte: Crefis