"Oltre a non poter stabilire il prezzo, il Consorzio non può neppure chiudere le frontiere e impedire l'arrivo di agnelli stranieri - evidenziano dal Cda del Consorzio di tutela. Secondo il Consorzio quest'anno stanno arrivando molti agnelli "da fuori" e "molti Igp di Sardegna si stanno vendendo all'estero", sopratutto in Spagna.
"Abbiamo chiesto alle Asl di fornirci i numeri e la provenienza degli agnelli che arrivano nell'isola" dicono dal Consorzio. "In questo tipo di mercato è fondamentale essere etichettato Igp perché ti consente di distinguerti e dare ai consumatori gli strumenti per poter comprare in modo consapevole".
"Per Natale comprate l'agnello marchiato Igp di Sardegna". E' questo l'appello lanciato ai consumatori dal presidente del Consorzio di tutela dell'Igp agnello di Sardegna Battista Cualbu. "E' importante leggere l'etichetta e assicurarsi che l'agnello abbia il marchio di identificazione geografica, l'unico che vi garantisce che state acquistando un prodotto genuino, nato, allevato e macellato in Sardegna".
Secondo il presidente: "Si tratta di un acquisto etico, perché oltre a garantire carne sana, si acquista un prodotto locale che rispetta l'ambiente (è allevato allo stato semi brado) e si dà un contributo concreto ai pastori sardi che proprio in questa stagione stanno attraversando un momento difficile con il prezzo dell'agnello che ha spuntato valori più bassi rispetto agli anni scorsi".
Ma l'appello del Consorzio si estende anche ai pastori. "Questi prezzi ci devono far riflettere e capire che dobbiamo fare squadra. Solo in questo modo possiamo cercare di spuntare prezzi più dignitosi. Lo strumento è il Consorzio. In questo modo oltre ad avere più forza, garantiamo al consumatore un prodotto sicuro con una etichetta trasparente".
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Fonte: Consorzio tutela agnello di Sardegna Igp
Autore: Mimmo Pelagalli