In Basilicata è di 120mila euro la somma destinata al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico regionale: gli allevatori lucani possono presentare domanda entro il 31 ottobre 2016 per usufruire del sostegno di 15mila euro per ciascuna azienda nell’arco dei prossimi tre anni.

Lo rende noto l’Ufficio regionale zootecnia, zoosanità e valorizzazione delle produzioni del Dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione.

“La selezione e il miglioramento genetico delle razze – dichiara l’assessore all'Agricoltura lucano Luca Braia - ha un impatto sia economico che strutturale con un salto di qualità e la conseguente maggiore competitività generalizzata del settore. La Regione Basilicata aggiunge ulteriori 20mila euro alle risorse finanziarie del programma per il 2016, rispetto al 2015, al fine di proseguire il percorso che ci ha portato ad avere razze più produttive e perfezionate oggi in Basilicata".

Braia sottolina come i risultati raggiunti siano frutto di un "Lungo e costruttivo lavoro, da una parte, di generazioni di allevatori che hanno adottato selettivi e rigorosi criteri nella scelta sistematica degli animali ritenuti migliori e più idonei agli scopi economici dell’allevamento e, dall’altra, del lungimirante sostegno delle istituzioni al settore”.

La realizzazione degli interventi sarà attuata attraverso otto azioni operative per il miglioramento genetico negli allevamenti di bovini da latte, puntando sulle aziende dove sono presenti bovini di razza Podolica.

Per il miglioramento genetico negli allevamenti di bovini da carne si punta sulle aziende dove sono presenti animali di razza Chianina, Marchigiana, Romagnola, Limousine, Charolaise e Pezzata Rossa. Sono inoltre eleggibili gli allevamenti bufalini, suini, equini, ovini e caprini e quelli cunicoli. 

Possono beneficiare del sostegno le aziende zootecniche iscritte ai libri genealogici o ai registri anagrafici che devono possedere, al momento della presentazione della domanda di concessione del contributo, il fascicolo aziendale aggiornato, l’iscrizione al libro genealogico/registro anagrafico ed essere titolari di stazione di monta, limitatamente all’acquisto e mantenimento di stalloni.