Zootecnia da latte, produzione certificata e controllata, tutela del comparto, valorizzazione del prodotto latte e dei prodotti della sua trasformazione, filiera, marchio collettivo lucano dei prodotti caseari e costituzione di un tavolo tecnico permanente.
Questi i temi affrontati nell’incontro tenutosi il 26 maggio 2016 presso il dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata con gli attori del settore zootecnia da latte della Regione e le associazioni di categoria alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Luca Braia.

Con questo atto in Basilicata si è costituito formalmente il tavolo tecnico permanente della filiera latte che entro fine giugno stilerà una roadmap  nella quale saranno definite le priorità e le azioni da mettere in campo.

"Ho fortemente voluto convocare il cosiddetto tavolo latte - ha dichiarto l’assessore Luca Braia a margine dell'incontro - per discutere delle istanze e delle criticità del settore, anche alla luce delle emergenze regionali e nazionali riguardanti ad esempio il prezzo del latte, e fare il punto insieme alle parti coinvolte in modo da ripartire con una politica di governance condivisa e collaborativa, oltre che avviare dei ragionamenti complessivi sulla filiera del latte alla luce dei bandi del Programma di sviluppo rurale Basilicata 2014-2020 di prossima pubblicazione".

"Emerge dal confronto - ha sottolineato Braia - la necessità di costituire e sostenere la filiera del latte lucano dalla produzione fino alla trasformazione e vendita del fresco e dei prodotti caseari trasformati. Gli strumenti di sostegno saranno messi in campo attraverso la nuova programmazione".

In arrivo un marchio collettivo per il latte lucano che avrà come partner Granarolo, come già annuciato da AgroNotizie i primi di dicembre dopo l'incontro di Braia con il presidente Giampiero Calzolari.
Il marchio nascerà per: "Rendere sul mercato riconoscibile per qualità e provenienza certificata il nostro latte e i prodotti da questo derivati con un disciplinare che impegni ad utilizzare solo materie prime del territorio, l’etichettatura, le azioni di valorizzazione e marketing, la riorganizzazione del mercato, la distribuzione, puntando sul latte di qualità raccolto dal grande player nazionale a cui va il 35% della produzione lucana" ha sottolineato Braia alludendo a Granarolo senza citarla.

Ma per l’assessore lucano servono anche: "Politiche regionali che vadano nella direzione della riduzione dei costi di produzione per allevatori e trasformatori e la possibilità di attivare anche le misure per il benessere animale".