Già in ottobre il mercato dei suini aveva mostrato segnali di cedimento che ora il mese di novembre sembra confermare con ulteriori flessioni. Ancora una volta le maggiori sofferenze si registrano per i suini pesanti da macello che sul mercato di Modena hanno subito una flessione del 7,2% rispetto al mese precedente. Ad accentuare le preoccupazioni si aggiunge l'aumento dei costi di produzione conseguente all'aumento del prezzo delle materie prime destinate alla alimentazione degli animali, come mais e soia. Non stupisce allora se l'indice di redditività dell'allevamento suino calcolato dal Crefis, il centro ricerche economiche dell'Università cattolica di Piacenza, ha subito un calo di ben il 7,5%. Ed è di ben poca consolazione sapere che situazioni analoghe, se non peggiori, si registrano nel resto degli allevamenti d'Europa.
I macelli ringraziano
Alle difficoltà degli allevamenti si contrappone, come vuole la logica della filiera suinicola, un miglioramento della redditività della fase di macellazione, che in novembre è migliorata del 6% rispetto al mese precedente, come puntualmente rilevato dal Crefis. Si confermano così i buoni risultati dell'industria della carne, che rispetto allo scorso anno porta a casa un miglioramento della redditività vicino al 9%.
Meglio i prosciutti Dop
Per la fase di stagionatura le analisi del Crefis confermano il superamento del paradosso, durato molti mesi, che vedeva i prosciutti generici superare per redditività quelli a denominazione di origine. Ora la situazione pare essere tornata definitivamente in equilibrio e l'indice Crefis per i prosciutti di Parma ha registrato un aumento dell'1,7% rispetto al mese precedente. Come logica conseguenza è in flessione la redditività dei prosciutti generici, scesa di oltre l'1% rispetto al mese precedente.
Sarà crisi?
Ora l'attenzione è puntata sull'avvicinarsi delle prossime festività sulle quali gli allevatori ripongono molte speranze per un ripresa dei corsi di mercato. L'aumento dei consumi di carne suina che tradizionalmente si ha in questo periodo potrebbe infatti ridare slancio al prezzi. E scongiurare così l'ennesima crisi degli allevamenti suinicoli.