Nel mese di giugno la redditività della fase di allevamento è migliorata sensibilmente rispetto a maggio. L'indice Crefis registra infatti un +4% nei confronti del mese precedente e un +4,3% rispetto a giugno 2014. A determinare questo buon risultato sono stati gli andamenti favorevoli del mercato dei suini da macello e del mercato delle materie prime per l’alimentazione degli animali.

Il prezzo medio mensile di giugno dei suini da macello (peso 160-176 kg, circuito tutelato) quotati alla Cun è infatti cresciuto del 3,5% (1,298 euro/kg) rispetto al mese precedente. Un dato moderatamente positivo in termini congiunturali, anche se il confronto con lo stesso mese dell'anno scorso indica ancora prezzi più bassi del 14,5%
L'apprezzamento dei suini da macello ha agito negativamente sulla redditività della fase di macellazione che a giugno segna -2,6% rispetto a maggio. Tuttavia la redditività della macellazione rimane su livelli elevati: in termini tendenziali l’indice Crefis della redditività dell’allevamento indica un robusto +14,3% rispetto al giugno 2014.

E questo in presenza di un mercato delle cosce fresche stagnante o in calo. Stabili infatti a giugno i prezzi delle cosce fresche per crudo Dop quotate dalla Cun 3,985 euro/kg per la tipologia pesante, confermando così i dati del mese precedente. La variazione in termini tendenziali resta leggermente positiva: +1,4%, sempre con riferimento ai prezzi Cun. Calano, invece, le quotazioni delle cosce fresche destinate a produzioni non tipiche, con variazioni, rispetto a maggio, del -0,6% per la coscia di peso superiore (3,060 euro/kg). In discesa anche il confronto con il giugno 2014: -4,1%. Aumentano, infine, i prezzi dei lombi taglio Modena che alla Cun hanno raggiunto quotazioni di 4,475 euro/kg, un +1,7% rispetto a maggio. Variazioni che risultano però negative (-6,1%) dal punto di vista tendenziale.
 
Per quanto riguarda la fase di stagionatura, anche a giugno la redditività dei prosciutti non tutelati si mantiene superiore a quella del Prosciutto di Parma Dop, con una differenza calcolata nel 5,6% per le cosce stagionate pesanti.
Del resto, a giugno, la redditività del Prosciutto di Parma pesante, registrata dall'indice Crefis relativo, è diminuita, rispetto a maggio, dell'1%; mentre sale la redditività dei prosciutti generici pesanti che, su base congiunturale, segna +0,5%.
Negativi i dati tendenziali: -7,1% per il Prosciutto di Parma; -1% per il prosciutto generico.