Come di consueto, è stata l’occasione per incontrare gli importatori locali e valutare insieme i risultati ottenuti sul mercato giapponese e pianificare le principali iniziative per l’anno in corso.
Il Prosciutto di Parma è cresciuto costantemente negli ultimi anni in Giappone grazie a un intenso programma di attività volto a educare e avvicinare i consumatori e gli operatori del settore a una cultura alimentare diversa da quella a cui sono normalmente abituati. Oggi infatti il Giappone è in grado di registrare risultati importanti. Basti pensare al segmento del preaffettato che nel 2014 ha subito un incremento dell’8,4% per una produzione di oltre 610.000 vaschette.
Il programma, che sarà sviluppato anche quest’anno con modalità simili, ha visto un piano formativo dedicato agli addetti ai lavori sul mercato giapponese articolato su diversi canali: quello digitale, attraverso i video tutorial appositamente concepiti per fornire informazioni tecniche sul prodotto – come riconoscere, conservare, affettare e presentare il Prosciutto di Parma – tutti disponibili sul sito internet del Consorzio e sottotitolati in 20 lingue; materiale cartaceo; classici seminari tecnici tenuti da personale specializzato; accoglienza di operatori a Parma.
Sono inoltre proseguite le giornate di degustazione presso i punti vendita per approcciare nuovi consumatori attraverso l’assaggio del prosciutto di Parma stimolandone l’acquisto, trasferire le sue caratteristiche di naturalità e instaurare buone relazioni con la distribuzione.
Particolare attenzione è stata posta nei confronti della ristorazione, un canale di importanza strategica per valorizzare e promuovere il prodotto. Interessanti le collaborazioni con alcuni gruppi di ristorazione focalizzati sulla cucina italiana e sulla clientela “famiglia” che hanno proposto nei loro menù piatti speciali a base di Prosciutto di Parma.
© AgroNotizie - riproduzione riservata