Rimane aperta la questione dei finanziamenti pubblici, da alcuni anni sempre più ridotti e che impongono maggiori razionalizzazioni dei costi.
Anche il fronte zootecnico necessita di azioni di sostegno, ricorda l’Apa di Mantova e qualche segnale positivo sembrerebbe arrivare dalla discussione imminente dei parametri della direttiva nitrati, “che per anni ha ingiustamente accusato l’agricoltura di rappresentare l’unica fonte inquinante delle acque e dei terreni”, afferma Gandolfi. “Finalmente oggi si riconoscono altre responsabilità, sulla base di studi scientifici”. Un segnale positivo è arrivato anche dalla declinazione a livello nazionale della Pac, e questo grazie anche alla costituzione di un fronte delle Regioni del Nord, per sostenere la zootecnia.
Altro agomento centrale è il futuro del sistema lattiero caseario quando, dal prossimo 1° aprile, l’Unione europea dovrà fare i conti con la fine delle quote latte e la liberalizzazione del mercato. “Vedremo se il prossimo autunno – dice Gandolfi – verranno prese in esame specifiche misure per il settore, finalizzate ad armonizzare il settore da un prevedibile aumento della volatilità dei prezzi”. Vive una fase di incertezza il comparto delle carni suine, con gli allevatori – ricorda il presidente dell’Ama, “chiamati a sostenere costi elevati per rispettare le norme sul benessere animale, imposte da Bruxelles, andando così a intaccare una percentuale di redditività che per tutto il 2013 è stata discontinua”. In sofferenza anche la carne bovina, “un settore che per il 93% deve ricorrere all’importazione di vitelli dall’estero, con tutte le conseguenze che una mancata sovranità alimentare, di fatto, comporta”. Gli obiettivi dell’Associazione mantovana allevatori, diretta da Gabriele Caleffi, privilegiano i giovani – alcuni dei quali sono stati premiati per aver terminato con successo il corso di fecondazione artificiale – verso i quali si concentrano anche gli sforzi della Politica agricola comunitaria.
Al termine della relazione del presidente Gandolfi sono stati consegnati anche i premi Master Breeder, per gli allevatori che si sono distinti nel 2013 per performance produttive, cellule somatiche, indice di gravidanza. Questi i premiati. Categoria fino a 60 vacche: Corniani Franco e Giovanni ss di Palidano di Gonzaga; categoria da 61 a 120 vacche: Sala Vanni e Fabrizio di Bondeno di Gonzaga; categoria da 121 a 180 vacche: Azienda agricola Bertoletta di Zilocchi Omero e C. di Pegognaga; categoria da 181 vacche e oltre: azienda agricola Palazzina di Freretti di Cannetto sull’Oglio.
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