Dopo essere aumentata nel 2010 e il 2011, la produzione di carne nell’Ue dovrebbe subire una contrazione dello 0,6% nel 2012 e dell’1,4% nel 2013.
È quanto afferma la Direzione generale Agricoltura della Commissione europea in base alle previsioni a medio termine sul mercato agricolo comunitario.
Secondo il rapporto diffuso lo scorso dicembre, anche il mercato europeo della carne sta subendo gli effetti della recessione economica in atto e la crisi spinge il consumatore a scegliere le carni più economiche.
Dopo questa riduzione, la produzione dovrebbe recuperare e assestarsi alla fine dei prossimi 10 anni sui 45 milioni di tonnellate (sostanzialmente gli stessi livelli del 2011).
Nel prossimo decennio, la domanda di carni sul mercato europeo si preannuncia stabile. Mentre in Asia, America Latina, Medio Oriente e negli altri Paesi in via di sviluppo si registrerà una crescita, nei Paesi sviluppati, la domanda sarà più contenuta: il consumo comunitario pro-capite di carne, nel 2022 dovrebbe essere di circa 82,6 kg, stesso livello del 2012.
Mercati
Per quanto riguarda la posizione commerciale dell'Ue, nei prossimi 10 anni si prevede un aumento delle importazioni di carne bovina, ovina, caprina e avicola.
Le importazioni complessive di carne dovrebbero essere in crescita del 5,2% (2022/2011) e le esportazioni dovrebbero ridursi del 6,8%, pur mantenendo l’Ue un ruolo dominante sul mercato mondiale nelle esportazioni di carni suine e di pollame.
L'aumento della concorrenza sul mercato globale di carne, determinerà una riduzione della quota di carne Ue esportata nel mondo che passa dal 13,7% a 10,1%.
Costi di produzione
Nei prossimi anni, il mercato della carne sarà caratterizzato da costi di produzione più elevati legati all'alimentazione degli animali, a un aumento dei prezzi delle carni e a un rallentamento della domanda da parte del consumatore: la carne di pollame, meno costosa, dovrebbe avere le prospettive migliori in termini di produzione, consumo ed esportazioni.
Suini
Per quanto riguarda il settore suinicolo, la contrazione delle consistenze registrata nel 2011, con particolare riguardo al patrimonio delle scrofe (-3,2% nell’UE), sta determinando un calo della produzione di carne suina a livello europeo stimato in -0,4% nel 2012 e -3,2% nel 2013, come conseguenza dell'entrata in vigore delle norme sul benessere delle scrofe e dei costi più elevati dei mangimi.
Dopo il calo produttivo del 2012 e del 2013, la produzione di carni suine dovrebbe riprendere la sua crescita dalla seconda metà del 2014 e nel 2022 dovrebbe ritornare ai livelli del 2011 (circa 23 milioni di tonnellate).
Scambi commerciali
Nel 2012 le esportazioni di carni suine dovrebbero essere aumentate dell’1% rispetto al 2011, principalmente per effetto della domanda di Cina, Russia, Ucraina e Giappone. Il calo produttivo del 2013 innerscherà anche un calo delle esportazioni comunitarie del 15%, seguito da un rimbalzo nel 2014, quando la produzione dovrebbe recuperare.
In ogni caso, la Commissione stima che nel 2022 le esportazioni comunitarie di carni suine saranno in calo del 9% circa rispetto al 2012.
A partire dal 2014, il consumo di carne di maiale nell’Ue è previsto in tendenziale aumento fino alla fine del prossimo decennio.
La carne suina continuerà a rappresentare metà del consumo comunitario totale di carni con 40,8 kg di consumo pro-capite nel 2022, contro i 24,1 kg per il pollame, 15,7 kg per il manzo e il vitello e meno di 2,0 kg per le carni ovine e caprine.
MERCATO SUINICOLO UE (.000 tonnellate) | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 |
Produzione | 23.111 | 23.000 | 22.297 | 22.495 | 22.635 | 22.783 | 22.825 | 22.813 | 22.804 | 22.883 | 22.914 | 23.028 |
di cui EU-15 | 19.570 | 19.512 | 18.904 | 19.081 | 19.190 | 19.308 | 19.341 | 19.319 | 19.315 | 19.374 | 19.401 | 19.493 |
di cui EU-N12 | 3.540 | 3.488 | 3.393 | 3.414 | 3.445 | 3.475 | 3.485 | 3.494 | 3.489 | 3.509 | 3.513 | 3.535 |
Import animali vivi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Export animali vivi | 71 | 49 | 75 | 65 | 65 | 65 | 65 | 65 | 65 | 65 | 65 | 65 |
Produzione netta | 23.040 | 22.951 | 22.222 | 22.431 | 22.570 | 22.718 | 22.761 | 22.748 | 22.739 | 22.818 | 22.849 | 22.963 |
Import carne | 15 | 14 | 14 | 15 | 15 | 15 | 14 | 14 | 15 | 15 | 15 | 14 |
Export carne | 2.174 | 2.196 | 1.867 | 1.996 | 1.923 | 1.973 | 1.960 | 1.971 | 1.939 | 1.928 | 1.927 | 1.981 |
Consumi | 20.881 | 20.770 | 20.368 | 20.449 | 20.662 | 20.760 | 20.815 | 20.792 | 20.815 | 20.905 | 20.936 | 20.996 |
di cui EU-15 | 16.411 | 16.521 | 16.226 | 16.257 | 16.457 | 16.522 | 16.576 | 16.538 | 16.565 | 16.645 | 16.677 | 16.737 |
di cui EU-N12 | 4.470 | 4.248 | 4.142 | 4.192 | 4.205 | 4.237 | 4.239 | 4.254 | 4.250 | 4.261 | 4.259 | 4.259 |
Consumo pro-capite (kg) | 41,48 | 41,15 | 40,26 | 40,33 | 40,66 | 40,76 | 40,79 | 40,66 | 40,63 | 40,74 | 40,74 | 40,79 |
di cui EU-15 | 40,99 | 41,12 | 40,26 | 40,21 | 40,58 | 40,62 | 40,64 | 40,44 | 40,41 | 40,51 | 40,49 | 40,55 |
di cui EU-N12 | 43,35 | 41,30 | 40,29 | 40,82 | 40,97 | 41,32 | 41,36 | 41,51 | 41,53 | 41,68 | 41,71 |
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