Ci sono voluti mesi di trattative e qualche protesta per arrivare infine a siglare anche nel Lazio un accordo sul prezzo del latte. Gli allevatori erano partiti con richieste importanti, 48 centesimi al litro, disposti a scendere all'occorrenza sino a 45 centesimi ma non meno. Poi a fine 2012 è arrivato l'accordo per il prezzo del latte in Lombardia, che fissava in 40 centesimi al litro il prezzo del latte prodotto in quella regione (si veda a questo proposito quanto riportato da Agronotizie). E anche gli allevatori del Lazio hanno dovuto rivedere al ribasso le loro posizioni. Non senza qualche difficoltà, è stato siglato il 20 febbraio l'accordo che fissa in 42 centesimi al litro il prezzo del latte prodotto nel Lazio. Questo prezzo, come specificato nell'intesa siglata con la Centrale del latte di Roma (gruppo Parmalat) e Latte Sano, sarà applicato per le produzioni di latte dal primo gennaio al 30 luglio di quest'anno. Sarebbe stato preferibile un accordo che coprisse l'intero 2013, ma intanto va salutato con favore la conclusione di questo lungo braccio di ferro. Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Confagricoltura Lazio, Paolo Perinelli, per l'aver dato con questo accordo certezze ai produttori che ora possono meglio programmare la produzione. Nel commentare la conclusione della trattativa, Perinelli non ha mancato di ricordare il ruolo centrale svolto dall'assessore regionale all'Agricoltura, Pietro Di Paolo, che è riuscito nel difficile lavoro di mediazione fra le parti a raggiungere un risultato concreto, particolarmente importante in un momento di pesanti difficoltà per il mondo degli allevamenti.
La situazione in Piemonte
A partire dal primo marzo sarà poi applicato il nuovo accordo sul prezzo del latte in Piemonte, destinato a rimanere in vigore sino a fine anno. In base all'intesa siglata dai 300 produttori della cooperativa Compral latte con Inalpi di Moretta e Ferrero di Alba, è confermato il metodo dell'indicizzazione del prezzo. Un accordo che il presidente di Compral e dell'Apa Cuneese, Roberto Chialva, ha accolto con soddisfazione sia perché conferma il metodo dell'indicizzazione, sia perché dà valore ai parametri di qualità.