Conto alla rovescia per la fusione di Opas e Assocom, le due Op del distretto lombardo della suinicoltura, che dal 1° gennaio 2014 si uniranno nell'organizzazione di produttori Gsp, Gruppo suinicoltori padani.
 

Fra poco più di un anno sarà operativa la più grande cooperativa per la commercializzazione dei suini, almeno sul piano numerico. Insieme Opas e Assocom vendono circa 900mila maiali e nel 2012 prevedono di fatturare più di 200 milioni di euro.
 

Sono questi i risultati che il numero uno di Opas, Lorenzo Fontanesi, e il presidente di Assocom, Luigi Zanotti, hanno presentato nel corso della prima assemblea congiunta di pochi giorni fa a Cremona Fiere.
 

A livello operativo già nel 2013 – spiega Valerio Pozzi, direttore di Opas e Assocom - entrerà in vigore un regolamento comune alle due cooperative che prevede una commissione di gestione, la fatturazione per conto del socio, un programma mensile per il carico dei suini, la conferma settimanale di carico entro il lunedì. Inoltre, potenzieremo la fase degli acquisti di materie prime a favore dei soci”.
 

Mercato: previsioni 2013

Il 2013 potrebbe vedere gli stessi prezzi di mercato elevati, che hanno caratterizzato gli ultimi mesi di quest’anno. “Purtroppo però – afferma Lorenzo Fontanesi – la redditività dei produttori ha sofferto, a causa dei rincari dei cereali, che rappresentano oltre il 50% dei costi di produzione”.
 

Animal welfare

I suinicoltori dovranno anche fronteggiare le spese di adeguamento alle normative comunitarie sul benessere degli animali, che secondo le stime di Anas e Confcooperative potrebbero incidere anche per 350mila euro per azienda. Le prescrizioni di Bruxelles potrebbero frenare la produzione, fino al 10% su scala europea, proiettando in alto i prezzi dei suini.


Direttiva nitrati

E’ positivo il passo avanti sul fronte dei nitrati – commenta Fontanesi – e ci attendiamo che in tempi ragionevolmente rapidi le novità legislative di questi giorni possano tradursi in un ridimensionamento concreto dei vincoli, per evitare ripercussioni onerose e inutili sulla zootecnia”.