"Il Consorzio Grana Padano ha deciso, in un Consiglio d'amministrazione convocato d'urgenza il primo giugno 2012, che tutto il formaggio danneggiato dal terremoto verrà gestito dal Consorzio stesso, congiuntamente ai caseifici e magazzini colpiti dal sisma, e non entrerà negli usuali canali commerciali. Questa azione è mirata a garantire il consumatore a tutela della qualità, della salubrità, della sicurezza e dell'immagine della Dop Grana Padano".

Lo comunica Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano. Tra le motivazioni che hanno portato a questa scelta l'allarme-sciacallaggio che sta riguardando i territori interessati dal sisma. 

"Sciacalli - afferma Baldrighi - che non prendono di mira solo e soprattutto gli edifici abbandonati dalla popolazione, ma anche il settore produttivo e il relativo mercato. Siamo rimasti stupefatti e, consentitecelo, schifati nell'apprendere che nelle zone di produzione del Grana Padano, rimaste vittime del terremoto, si sarebbero aggirati avvoltoi senza scrupoli pronti a offrire cifre risibili (si parla di 2 euro al chilo) per acquistare forme di Grana Padano danneggiate. La risposta del territorio è stata ferma e risoluta: non rimarremo vittime di vergognose speculazioni". 

"Stiamo attivandoci - conclude il presidente del Consorzio - per fare in modo che i produttori maggiormente colpiti possano riprendere il prima possibile la loro attività. Allo stesso tempo rinnoviamo l'invito agli italiani ad acquistare Grana Padano originale e non imitazioni che nulla hanno a che fare con il nostro formaggio. In questo modo si potrà dare un aiuto concreto a un sistema che vive momenti davvero difficili".