"Nella campagna 2010-2011 il prezzo liquidato dalle cooperative europee è stato dell'1,1% superiore a quello pagato dall'industria; le prime cinque cooperative lattiero-casearie europee hanno liquidato ai produttori soci nel 2010-2011 una maggiorazione di prezzo di 400 milioni di euro, una preziosa risorsa aggiuntiva per i soci, da investire nello sviluppo e ammodernamento degli allevamenti". Lo ha dichiarato in una relazione alla Commissione europea il presidente del settore lattiero-caseario di Fedagri-Confcooperative Tommaso Mario Abrate, nell'occasione in veste di vicepresidente del Gruppo Latte del Copa-Cogeca.

"Le cooperative – ha sottolineato in particolare Abrate – rappresentano un insostituibile strumento della competitività e della crescita dei produttori europei, ai quali assicurano reddito e stabilità in uno scenario di crescente fluttuazione dei mercati. Che siano di grandi dimensioni - le prime 3 cooperative lattiere europee figurano tra le prime 20 imprese lattiero-casearie al mondo - o di piccole dimensioni, localizzate nelle aree di montagna o svantaggiate, le cooperative hanno sempre al centro i produttori soci e la mission di valorizzare al meglio il latte conferito".

Relazionando sulle cooperative dell'Europa meridionale, Abrate ha quindi evidenziato la loro operatività diffusa nel territorio e la propensione a valorizzare le produzioni che ne sono espressione, in particolare i formaggi Dop e di montagna, con prezzi finali riconosciuti ai produttori soci del 15% superiori a quelli pagati dall'industria.

Da ultimo, Abrate ha ricordato che le cooperative operano come soggetti che assumono i rischi legati alla volatilità degli scenari, chiedendo alle Iistituzioni europee una politica mirata ad incoraggiare le integrazioni dei produttori ed a rafforzare la competitività delle cooperative, con particolare riguardo alle nuove aree con forti trend di sviluppo.