Sino all'ultimo si era temuto il blocco delle attività dell'Associazione allevatori (Aia) a causa della assenza di finanziamenti. Poi a fine luglio, come riportato da Agronotizie, la Conferenza Stato-Regioni aveva garantito la disponibilità di 25 milioni. Pochi rispetto al passato, quando l'associazione poteva contare su disponibilità di oltre il doppio, ma sufficienti a “sopravvivere”. Sempre che non ci si mettano di mezzo  politica e burocrazia, che a quanto pare sono le responsabili dei ritardi e delle preoccupazioni di Aral, l'associazione degli allevatori del Lazio. Ma ecco la “cronaca” degli ultimi giorni. Nel corso di una audizione in commissione Agricoltura della Regione Lazio i responsabili di Aral hanno espresso la loro preoccupazione per la chiusura anticipata del bilancio regionale, che metterebbe a rischio le risorse destinate al sistema allevatoriale. Prima ancora le principali rappresentanze sindacali avevano stigmatizzato il mancato assegnamento dei contributi pubblici (circa 1,5 milioni di euro), che oltre a compromettere l'operatività dell'associazione allevatori metteva in forse anche la corresponsione degli stipendi ai dipendenti della stessa associazione.

 

La conferma

Ma subito è arrivata la smentita dell'assessore regionale all'Agricoltura, Angela Birindelli, che ha sottolineato come il Lazio sia stato fra le prime regioni (e poche altre se ne sono aggiunte) a mettere a disposizione le risorse finanziarie per gli allevatori destinando 3 milioni al sistema Aia regionale. Una prima tranche di 1,4 milioni, ha fatto sapere l'Assessore, è stata già pagata e la seconda figura fra gli impegni prioritari della regione. Ma gli allevatori continuano ad essere preoccupati sull'esito di questa seconda tranche di finanziamenti, sebbene con una successiva nota dell'assessorato all'Agricoltura sia stata confermata l'iscrizione nel bilancio regionale 2011 del completamento degli aiuti previsti per gli allevatori. A queste note rassicuranti si aggiunge la conferma, pronunciata dall'assessore al Bilancio della regione Lazio, Stefano Cetica, dello sblocco immediato dei fondi. Insomma i soldi ci sono, speriamo che alla fine riescano anche ad arrivare nelle casse dell'associazione allevatori.