“Direi che  è positivo questo ulteriore passaggio compiuto in merito alle procedure per la classificazione delle carcasse suine, ma cade in un momento in cui la stessa sopravvivenza della suinicultura italiana è seriamente a rischio”. Ad affermarlo è il Prof. Carlo Corino, uno degli esperti dell’Aspa, l’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali. 

Gli allevatori stanno affrontando un ennesimo periodo di gravissima crisi (quasi ininterrotta dal 2007): la filiera non funziona, ogni segmento pensa a sé stesso e come al solito il punto debole è nella fase di allevamento. Senza un profondo e rapido intervento si rischia di parlare di qualcosa che non esiste più, il tutto assorbito da 2-3 grandi gruppi integrati che avranno poi gioco facile per dettar legge agli stessi Consorzi. Le problematiche connesse all’attuale situazione sono molte e complesse. L’indifferenza degli attori e della Pa preoccupante”.

“In termini del tutto personali – ha anche affermato il Prof. Corino di Aspa - non vedo bene l’interesse di far sì che l’allevatore possa conoscere meglio le caratteristiche del suo prodotto quando poi è in balia assoluta del mercato (peraltro falsificato dalle importazioni, circa 55 milioni di cosce l’anno!!) e quando i consorzi non paiono in grado di elaborare un minimo di marketing (ad es. con differenti tipologie di prodotti, vedi Spagna)”.