Circa duecento rappresentanti del Movimento pastori sardi guidati da Felice Floris, sono sbarcati ieri all'alba a Civitavecchia decisi a compiere un blitz nella capitale per protestare contro "il prezzo del latte riconosciuto dagli industriali, che - denunciano - non è sufficiente a coprire i costi di produzione".
I pullman che avrebbero dovuto portare a Roma i manifestanti, tutti denunciati per manifestazione non autorizzata, sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. Due pastori, sono stati denunciati anche per resistenza a pubblico ufficiale.
Confeuro: 'E' necessario garantire il diritto a dissentire'
"Pur garantendo che le manifestazioni di protesta si svolgano nel pieno rispetto delle regole e senza cadere in episodi di violenza, è necessario preservare il diritto di dissentire dalle scelte economiche dell'esecutivo che, di fatto, stanno aggravando la situazione del settore pastorale, specialmente in Sardegna, fino al punto da metterne seriamente in pericolo la sopravvivenza".
Lo afferma il presidente nazionale della Confeuro, Rocco Tiso, in relazione alla vicenda dei pastori sardi bloccati ad Civitavecchia.
"E' necessario - aggiunge Tiso - che venga convocato quanto prima un Tavolo di confronto sulla situazione del settore primario, perché i pastori non possono continuare a sostenere costi di produzione del latte superiori al reddito generato dalla sua vendita".
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Fonte: AgricolturaOnWeb