"Stop al confezionamento, taglio, porzionatura, grattugia o condizionamento del Parmigiano Reggiano all'estero per evitare la perdita delle caratteristiche organolettiche e soprattutto combattere il rischio contraffazioni per il formaggio più imitato nel mondo". 

Lo rende noto la Coldiretti nel riferire l'adozione del Regolamento della Commissione europea recante approvazione delle modifiche del disciplinare della Dop Parmigiano Reggiano nell'ambito del comitato permanente per le denominazioni di origine protetta ed indicazioni geografiche protette con la sola opposizione del Belgio. 

"Un duro colpo per la contraffazione internazionale di una specialità come il Parmigiano Reggiano che - sottolinea la Coldiretti - è il formaggio più copiato nel mondo. La decisione comunitaria che dà seguito alla richiesta del Consorzio Parmigiano Reggiano nasce dal fatto che - precisa la confederazione - l'esecutivo comunitario ha condiviso le motivazioni addotte per giustificare l'obbligo del confezionamento in zona, ovvero: necessità di garantire l'origine del prodotto preconfezionato: a tale riguardo viene sottolineata la perdita nel formaggio grattugiato o in porzioni dei segni identificativi di questo ultimo; perdita delle caratteristiche organolettiche originarie del Parmigiano Reggiano: il confezionamento e la porzionatura devono avvenire in tempi brevi per evitare la disidratazione e l'ossidazione. Al fine di garantire il rispetto degli obblighi contrattuali in fase di esecuzione è stato accordato nel Regolamento approvato - conclude la Coldiretti - un periodo transitorio di un anno a favore degli operatori non stabiliti nella zona geografica delimitata che abbiano effettuato legalmente le operazioni di taglio e condizionamento del formaggio al di fuori della suddetta area almeno cinque anni prima del 16 aprile".

Fedagri Emilia Romagna soddisfatta per il provvedimento

"Esprimiamo grande soddisfazione per l'approvazione del disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano da parte del competente comitato tecnico della Commissione Ue", è quanto affermano Giovanni Bettini, presidente Fedagri-Confcooperative Emilia Romagna, e Stefano Gonizzi, presidente del settore lattiero caseario regionale.