Un centinaio di allevatori della Coldiretti della regione Umbria ha manifestato per chiedere attenzione e impegno per la zootecnia regionale, con un sit-in promosso dall'organizzazione agricola ieri in Piazza Italia a Perugia, in concomitanza con l'audizione della seconda commissione consiliare della regione Umbria, sollecitata da Coldiretti. 

"Tra i punti salienti della piattaforma mobilitativa - ha sottolineato il presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti - vanno ricordati quello riguardante il mercato, fortemente e negativamente influenzato dalla notevole quantità di prodotti provenienti dall'estero e su cui urge intervenire per sviluppare la presenza di quelli umbri, combattere il 'furto d'identità', privilegiare la filiera corta, promuovendo accordi con la Gdo, con la ristorazione collettiva e privata. Altro punto fondamentale della piattaforma - ha aggiunto Agabiti - quello inerente alle misure del Piano di sviluppo rurale dell'Umbria rivolte al settore, da modificare ed incrementare secondo le esigenze delle imprese zootecniche". 

"La necessaria e dovuta attenzione per la tutela ambientale - ha spiegato il direttore della Coldiretti Umbria, Angelo Corsetti - non può essere vista in alcun modo in contrasto con lo sviluppo del settore. L'impatto degli allevamenti intensivi infatti, può essere corretto da norme appropriate e coerenti con lo sviluppo della zootecnia, che agevolano ad esempio l'utilizzo dei reflui a scopo agro-energetico e come essenziale complemento della fertilizzazione dei terreni"

"Da parte della commissione consiliare presieduta da Gianfranco Chiacchieroni - informa la Coldiretti - si è registrata un'attenzione bipartisan verso le istanze e il documento presentato da Coldiretti e piena condivisione sulla necessità di potenziare e tutelare il vero made in Umbria agroalimentare".