Studenti degli istituti agrari, operatori del settore, imprenditori agricoli ed allevatori, ma anche molti appassionati dell’agricoltura e della zootecnia. Il bilancio dell’81ª edizione della
Fiera agricola zootecnica italiana di Montichiari, il giorno della chiusura, è di poco superiore ai 45mila visitatori nell’arco del weekend. Sono state dunque confermate le aspettative della vigilia.
"Un bilancio assolutamente positivo – dichiara il
direttore del Centro Fiera del Garda di Montichiari, Ezio Zorzi –
che conferma il grande appeal che la Fiera agricola zootecnica italiana esercita da sempre sugli operatori del settore primario".
A tirare la volata, da un lato la parte convegnistica, che come sempre presentava dibattiti interessanti e di grande attualità, a partire dal focus sul decreto di assegnazione delle quote latte e all’appello alle istituzioni (governo e Unione europea in primis) di un’intera provincia di ridurre la burocrazia e di rivedere la direttiva nitrati, basata ormai su calcoli datati nel tempo.
Grande attenzione anche all’esposizione di mezzi, macchine ed attrezzature agricole. Montichiari si conferma una vetrina come sempre ricca di novità, dalla nutrizione alle bioenergie, dalla genetica ai sistemi di controllo per lo spandimento degli effluenti zootecnici.
Cuore della tre giorni dedicata all’agricoltura, le
manifestazioni degli animali. L’ottava competizione internazionale dedicata alla
razza Holstein e la
Mostra nazionale della Bruna hanno catalizzato l’attenzione dei visitatori e degli allevatori da latte, così come le rassegne avicole, cunicole e degli animali fatti sfilare sul ring grazie all’organizzazione, sempre puntuale, dell’Associazione italiana allevatori.
"Nonostante le difficoltà economiche, l’agricoltura riesce ancora ad attirare grande attenzione – afferma il
presidente dell’Anarb, Pietro Laterza –
e proprio l’entusiasmo è una delle chiavi di volta per disegnare il nostro futuro".
Soddisfazione anche per il sindaco di Montichiari, Gian Antonio Rosa, che non dimentica di citare la tradizione di una manifestazione che ha 81 anni di storia a livello fieristico, ma che affonda le proprie radici in oltre 400 anni di mercato. "Anche quest’anno la Fiera agricola zootecnica italiana ha saputo sviluppare tematiche di grande attualità per il settore, calamitando un pubblico numeroso e curioso delle novità per l’agricoltura".
I numeri della Fazi rispecchiano le aspettative, "45mila visitatori significano che l’agricoltura guarda alle difficoltà economiche con responsabilità verso il futuro, senza nascondersi, ma con la consapevolezza che può veramente essere uno dei settori in grado di trascinare l’occupazione e favorire la crescita a livello nazionale", ha concluso Zorzi.