In Puglia salgono i toni sulla crisi della ciliegia, che nei giorni scorsi ha toccato il prezzo all’origine di 40 centesimi, in un quadro locale di estrema frammentazione della produzione e con sulla sfondo una produzione in eccedenza a livello mondiale.

AgroNotizie ha sentito Sergio Curci, presidente di Arca Fruit, una Op che in provincia di Barletta Andria e Trani è impegnata anche sul fronte della produzione cerasicola e che commercializza annualmente circa 50.000 quintali di prodotto, il 10,7% della produzione lorda vendibile della Puglia attestata a circa 467mila quintali, il 40% dell’output nazionale.

Presidente, la crisi è profonda: a che punto siamo?
"Siamo all’apice della crisi, perché in questo momento le operazioni di raccolta si sono spostate in Alta Murgia, dove si concentra il grosso della produzione di ciliegie della Puglia, e si sta raccogliendo la famosa varietà Ferrovia, sulla quale per ora si spunta un prezzo tra 60 centesimi ed un euro al chilogrammo".

Quale è il vostro ruolo di Op in questa fase?
"Siamo una Op di nuova generazione. Ci siamo costituiti nel 2012 e messi di fronte alla crisi abbiamo lanciato un appello a tutte le organizzazioni agricole, dando disponibilità a tutti gli agricoltori per il ritiro delle ciliegie, ma ci stiamo scontrando con i buyer della grande distribuzione organizzata, che insieme a qualche grosso commerciante locale stanno facendo cartello sul prezzo, me ne assumo in pieno la responsabilità, scriva pure".

E’ un’affermazione grave, posto che ciò sia, può spiegare meglio il meccanismo che ha depresso i prezzi all’origine in Puglia?
"Semplice: Gdo e commercianti hanno iniziato ad importare massicciamente ciliegie da Spagna e Turchia a basso costo, hanno riempito i magazzini e ora le stanno rivendendo per italiane a prezzi elevati per il consumatore. Non solo, forti del basso prezzo praticato dai fornitori iberici e turchi, chiedono ai nostri agricoltori di adeguare i propri prezzi di cessione, senza che i nostri produttori possano confrontarsi realmente sul mercato".

Mi sembra di capire che come Op siate rimasti però tagliati fuori dalla Gdo, come avete reagito?
"Visto e considerato che la Gdo evidentemente preferisce trattare con gli agricoltori divisi e non con una Op, abbiamo tentato di portare le ciliegie sui mercati generali, ma lì il prodotto è rimasto in parte invenduto. Nelle ultime ore sembra che Gdo e commercianti vogliano chiudere i magazzini e fermare le operazioni di raccolta, il momento è grave".