L’alta pressione d’origine subtropicale si estenderà su tutto il continente, con massimi poco a Nord dell’arco alpino sull'Europa centrale. L’insediamento del bel tempo raggiungerà i massimi nel weekend, quando il quadro meteorologico si presenterà prettamente stabile con tanto sole da Nord a Sud; temperature quasi ovunque al di sopra dei 20 gradi, con punte anche di 26-27 gradi.
 

Il punto della situazione

Visto l’attuale assetto barico, i valori termici più rilevanti provengono dalle aree interne tra Francia, Belgio, Olanda e Germania. Qui il gap rispetto alle medie del periodo si aggira facilmente sui 12-15 gradi, attivando una vera e propria ondata di caldo anomala per il mese di aprile. Non sarà difficile misurare sulle varie nazioni centro occidentali europee temperature tipiche da piena estate.
Un caldo decisamente precoce con picchi localmente vicini ai 30 gradi, ma il lato più preoccupante verrà sicuramente rappresentato dell’intensità e dalla durata dell’evento. Anche l’Italia ne risente, in forma più mitigata, in particolare sulle regioni settentrionali, ove per merito delle massime ampiamente positive è iniziato un fulmineo disgelo fino alle quote medie della tanta neve fresca caduta di recente.
Una situazione delicata, sia per il contesto idrogeologico, sia per il rischio ancora molto elevato del possibile distacco di valanghe dalle cime più alte.
 

Analisi: previsione fino al 25 aprile

Il vasto campo anticiclonico va a coprire un ampio settore del continente europeo, con i massimi puntati negli stati centrali poco a Nord delle Alpi. In questa fase il nostro territorio è marginalmente lambito, ma una più convinta evoluzione verso i quadranti orientali farà presto sentire una pressante influenza anche sul Mediterraneo, ove al momento è ancora presente - sotto forma di temporali pomeridiani - un blando vortice instabile ubicato tra l'estremo Sud e le due Isole Maggiori.
Una residua instabilità che continuerà ad interessare per qualche giorno le aree più meridionali della Penisola, Sardegna e Sicilia. Fenomeni generalmente ad evoluzione diurna in prossimità dei rilievi, ma localmente di forte intensità accompagnati da grandine e colpi di vento.
Il periodo di transizione sarà davvero breve, ci porterà difatti dalla più cruda instabilità primaverile a condizioni prettamente stabili, quasi estive. Il quadro che si concretizzerà, visto l’elevato quantitativo di caldo in quota, risulterà anomalo, ma non così diverso dalle tipiche configurazioni estive.
Nel weekend la stabilità diventerà quindi l’assoluta protagonista ovunque, con temperature in sensibile aumento soprattutto sulle settentrionali, ove le massime raggiungeranno localmente i 25 gradi.
Le condizioni di bel tempo si protrarranno facilmente anche per i primi giorni della prossima settimana, con temperature superiori alle medie del periodo; questa volta non si tratterà di una toccata e fuga, ma di una fase destinata a durare fino al ponte del 25 aprile, favorendo le classiche gite fuori porta o anche qualche giorno di ferie.
 

Evoluzione e tendenza

L’analisi modellistica continua a proporre per il lungo termine scenari meteo orientati all’estrema dinamicità.
Una dinamicità che finora non è mai stata in deficit, attivando una perturbazione dietro l’altra con abbondanti precipitazioni, mentendo oltretutto a debita distanza l’alta pressione africana.
E’ però inevitabile che, procedendo verso la bella stagione, le invadenze anticicloniche si presentino più pressanti e consistenti, in linea con i cambiamenti climatici di questi ultimi decenni, ove associato al bel tempo è spesso conseguito un “maltempo” africano con temperature ben superiori alla media.
Tornando però alle tendenze per il mese di maggio, potrebbe coesistere ancora una certa instabilità atmosferica dettata da scambi meridiani più o meno marcati, con intermezzi atlantici capaci di penetrare nel cuore del Mediterraneo.
 

Continua il rischio di fenomeni violenti

Valutando l’intensità di questa attuale “scaldata” a seguito della rimonta anticiclonica dal Nord Africa, si verrebbero a creare i presupposti ideali per l’innesco di violenti fenomeni temporaleschi. I contrasti termici ed il carburante a disposizione scateneranno facilmente grandinate furibonde e veri e propri nubifragi.

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