Questa è la decisione presa dal comitato di coordinamento dell’Oi per affrontare il problema, la cui presenza è stata riscontrata su 41 ettari complessivi nel territorio della regione Emilia Romagna, con interessamento prevalente di alcuni terreni nelle province di Parma e Ferrara.
"La batteriosi - spiega Tiberio Rabboni, presidente dell’Oi - non ha effetti nocivi sull’uomo, ma colpisce le piante di pomodoro e si diffonde rapidamente, mettendo in crisi la coltura nella nostra area. Le normative prevedono che si disponga l’immediata distruzione in campo delle piante di pomodoro che hanno contratto questa batteriosi, in modo da evitare qualsiasi pericolo di ulteriore diffusione ad altri terreni".
"Il singolo agricoltore colpito non è lasciato solo visto che la legge regionale prevede un indennizzo fino al 100% della perdita subita, commisurata al valore di mercato delle colture distrutte".
Tecnicamente l'anticipazione finanziaria al singolo agricoltore avverrà tramite l'Organizzazione dei produttori a cui è associato oppure tramite l’industria di trasformazione nel caso in cui si ricada nella casistica del contratto diretto.
"Quanto deciso – conclude Rabboni – è una concreta dimostrazione di solidarietà verso i danneggiati e un contributo attivo di tutta la filiera all’auspicabile e rapida eradicazione della batteriosi".
L’operazione di anticipo degli indennizzi, deliberata dal comitato di coordinamento dell’Oi, sarà ora sottoposta all’approvazione dell’assemblea della stessa Oi con contestuale definizione del regolamento di funzionamento del fondo di emergenza.
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