Prodotti sicuri per l'uomo e per l'ambiente: questo è ciò che chiedono gli agricoltori.

Ed è anche quello che è emerso ieri al sesto Forum fitoiatrico (il terzo a carattere interregionale), quando l'Aula Magna dell'Università di Agraria di Conegliano si è trasformata per un giorno in un'arena dove si sono confrontate 17 multinazionali dei fitofarmaci con i loro ultimi ritrovati, presentando punti di forza e debolezze di ogni prodotto in commercio.

Il Forum, promosso dal Condifesa Treviso, ha riscosso un grande successo come dimostra l'ampia partecipazione di pubblico e l'elevata adesione delle imprese internazionali di agrofarmaci presenti con i loro responsabili nazionali o dell'area Nord Italia in qualità di relatori. 

Le multinazionali, per rispondere alle esigenze degli agricoltori, stanno lavorando alla commercializzazione di prodotti a bassissimo impatto ambientale e così selettivi da non intaccare minimamente gli insetti utili alla pianta come coccinelle e api, ma solo quelli patogeni.

Dalla giornata arriva anche una curiosità: tra le aziende presenti alcune stanno sviluppando con maggior successo rispetto al passato, agrofarmaci utili a contrastare il cosiddetto 'Mal dell'Esca' una patologia grave e molto diffusa che da circa 2mila anni (la prima testimonianza scritta appartiene a Plinio il Vecchio) colpisce la vite rendendola utile solo come legna da ardere.

Presenti al convegno l'assessore all'Agricoltura della Provincia di Treviso Mirco Lorenzon, il presidente del Condifesa Treviso Valerio Nadal, il professsore Carlo Duso della Facoltà di Agraria dell'Università di Padova, la professoressa Damiana Tervilli preside della Scuola enologica di Conegliano e il tecnico del Condifesa Treviso Fiorello Terzariol coordinatore dell'evento.

"E' stata ancora una volta un'occasione importante per mettere in contatto diretto viticoltori e mondo degli agrofarmaci – spiega Valerio Nadal - permettendo a tutti gli operatori del settore di aggiornarsi sulle caratteristiche funzionali, lo spettro d'azione e l'impiego ottimale dei prodotti fitosanitari nella difesa delle colture, mantenendo però sempre un'occhio vigile al rispetto della salute umana e dell'ambiente".

Durante l'incontro si è fatta luce sui prodotti sicuri e certificati, realizzati secondo le normative europee, e quelli contraffatti che si trovano sul mercato, fortemente dannosi per l'ambiente e l'essere umano che non soddisfano i rigidi criteri di produzione.