Dopo le giornate tecniche organizzate da Sis, Società italiana sementi, arrivano ora i primi dati certi relativi alle trebbiature ancora in corso.
Il riscontro più significativo dal raccolto 2011, viene ancora una volta dalla varietà Bologna, sta, infatti, facendo registrare produzioni che raggiungono punte produttive fino a 8 ton e oltre con un peso ettolitrico sempre ottimo.
Anche Palesio, da anni affermata varietà tra le più precoci, ha fornito punte di produzione oltre le 8,5 ton/ha con pesi specifici di 82/83 e ottime prestazioni produttive anche in situazioni limite, ad esempio con semina su sodo dopo coltura di sorgo da granella.
Da Valbona, varietà conosciuta soprattutto per la precocità, l'alternatività e la capacità di produrre proteine sono venute conferme anche per la produzione anche da colture seminate a fine febbraio. La varietà si conferma pure in provincia di Latina dove sono state superate le 7,5 ton/ha ed il 13,5 di proteine.
Buone affermazioni anche da due varietà di recentissima introduzione, Akamar che ha fornito in diverse situazioni produzioni oltre le 9 ton/ha e Tiepolo, varietà introdotta già con soddisfazioni lo scorso anno, oltre a fornire una produzione elevata ha fatto registrare in più casi anche un contenuto proteico oltre il 13,5%.
La varietà Claudio tra i duri ottiene conferme alle proprie adattabilità e stabilità produttiva che ne hanno fatto una delle varietà di frumento duro richieste da più parti di Europa, secondo la Sis. In questa campagna di raccolta sta fornendo produzioni sempre al di là della media con peso ettolitrico che in alcuni casi ha raggiunto anche valori di 87/88.
Anche le varietà Liberdur, hanno ampiamente confermato le loro potenzialità che in questi anni le hanno sempre viste ai vertici produttivi della coltura del frumento duro in particolare nelle aree del Centro Nord.
Ottimi riscontri stanno inoltre pervenendo anche dalle prime trebbiature della varietà Orobel che come ampiamente risaputo è risultata in questi anni sempre tra le più produttive.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Sis-Società italiana sementi