"Prima di tutto vorrei rassicurare le associazioni dell'apicoltura italiana sul fatto che la tutela e la salvaguardia del patrimonio apistico nazionale rappresentano per me una questione prioritaria" ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, che però ha anche sottolineato di non voler "porre nei termini di una ulteriore guerra di religione anche la vicenda della sospensione degli insetticidi utilizzati nella concia del mais, i neonicotinoidi".

Galan ha dunque sottolineato "l'indiscusso valore" del programma di ricerca Apenet, finanziato dal Mipaaf e coordinato dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, aggiungendo che il programma "ha fornito già alcuni elementi importanti, ma dal quale mi attendo ulteriori informazioni".

Galan ha riportato: "Da quanto emerso finora, comunque, il programma di ricerca ha confermato il nesso esistente tra i principi attivi oggetto di sospensione e il fenomeno della moria delle api e dello spopolamento degli alveari, ma ha anche evidenziato un netto abbattimento della dispersione delle polveri durante la semina di mais, grazie al miglioramento delle tecniche di concia e alle modifiche apportate alle seminatrici. In ogni caso, avremo a disposizione ulteriori riscontri sperimentali, soprattutto per quanto concerne gli effetti sulle api della dispersione delle polveri in pieno campo".

Da ultimo, Galan ha dichiarato di aver previsto "il potenziamento della rete di monitoraggio, avviata da Apenet già nel 2009, così da renderla permanente e più capillare allo scopo di garantire il massimo controllo dei fenomeni che possono causare la moria delle colonie di api, che come è noto, rappresentano delle vere cartine di tornasole sulle condizioni reali dell'ambiente".