'Il valore del mercato italiano di agrofarmaci è cresciuto del 26% nel corso degli ultimi 15 anni', analizza il direttore di Agrofarma, 'passando da 556 milioni di euro a 712 milioni di euro, oltre che per il trend inflazionistico anche per il costante cambiamento in positivo del mix, che a fronte di un più basso dosaggio di impiego ha implicato un aumento dei prezzi unitari'. Passando sotto la lente i dati in euro, infatti, la crescita maggiore è stata toccata dai fumiganti (+73%), dagli insetticidi (+46%) e dai fungicidi (+21%). In controtendenza, invece, il mercato europeo (Ue-25, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, fonte: ECPA - AgriService), che si è contratto dell'1,6%, passando dal 2006 al 2005 da 6,69 a 6,58 miliardi di euro, con una perdita di terreno maggiore per insetticidi (-3,6%) e fungicidi (- 4,6%), mentre gli erbicidi hanno bilanciato la frenata guadagnando un comunque modesto 0,8%. Più pesante, invece, il calo sul mercato mondiale: - 2,5% dal 2006 al 2005, per un bilancio arretrato da 31,42 a 31,19 miliardi di euro.
'In tutti i segmenti merceologici degli agrofarmaci si prevede, al 2011, una crescita in termini di valore', preconizza Rosso, 'con la sola esclusione, per il Sud America, del settore degli erbicidi, che dovrebbero perdere lo 0,7%. La crescita maggiore si dovrebbe verificare, in base alle proiezioni in possesso di Agrofarma, nell'area Medio-Orientale, che vedrà un aumento percentuale del valore di erbicidi, insetticidi e fungicidi rispettivamente di 2,6, 3,5 e 6 punti'. Più contenuta la crescita in Europa, con i fungicidi a guidare l'aumento delle entrate, col 2,4%. Ma in misura inferiore cresceranno anche insetticidi (1,3%) ed erbicidi (0,7%).
Altri exploit positivi a valore si registreranno, in particolare, in America Latina sul comparto dei fungicidi (4,2%) e nel continente asiatico per il segmento degli erbicidi (+3,5%).
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Fonte: Veronafiere