Significa cioè che Bion, a differenza dei tradizionali fitofarmaci, non agisce direttamente contro i parassiti, ma stimola la pianta a proteggersi dal suo interno mettendo in atto in modo più efficiente quelli che sono i suoi naturali meccanismi di autodifesa, normalmente troppo deboli nei confronti degli aggressori esterni.
Un concetto "rivoluzionario", vicino alla natura, ben riassunto dallo slogan "La natura ha creato il concetto, Syngenta, con Bion, ha creato il prodotto."
I primi campi di impiego per i quali Bion è stato registrato in Italia riguardano la prevenzione dalle batteriosi, settore fino ad oggi particolarmente carente in termini di soluzioni realmente efficaci: la protezione del pero dal temibile Colpo di fuoco batterico, la difesa del nocciolo dalla Moria causata da Pseudomonas avellanae e la protezione del pomodoro dalla picchiettatura e dalla maculatura batterica.
In apertura di convegno Luigi Radelli, Amministratore delegato di Syngenta Crop Protection, ha tenuto a rimarcare l’approccio innovativo che la società ha posto nello sviluppo di Bion, anche grazie ad una collaborazione particolarmente intensa con ricercatori e tecnici italiani protrattasi per tutto il lungo programma di messa a punto del prodotto.
Il convegno è quindi proseguito con le presentazione da parte di qualificati relatori esterni della biologia e dell’epidemiologia delle malattie batteriche contrastate efficacemente da Bion: la picchiettatura e la maculatura batterica del pomodoro (Roberto Buonaurio dell’Università di Perugia), la moria del nocciolo (Marco Scortichini dell’Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma) e il colpo di fuoco batterico del pero (Massimo Fornaciari del CESAC di Modena).
E’ stata poi la volta degli specialisti di Syngenta presentare acibenzolar-S-methyl, il principio attivo di Bion, nei suoi aspetti salienti.
A partire dal meccanismo di azione (Riccardo Liguori) tramite il quale il prodotto determina nella pianta le stesse modificazioni biochimiche osservate con l'attivazione biologica naturale (SAR), ma con modalità nettamente più efficienti che garantiscono una protezione superiore e più affidabile.
Per proseguire con il favorevole profilo tossicologico ed ambientale (Enrico Volpi) e le differenti modalità di impiego su nocciolo, pero e pomodoro (Roberto Bassi e Marco Merlano).
I vantaggi connessi all’impiego di Bion sono stati riassunti da Carlo Alberto Maccarini mentre Luca Fusarini, concludendo i lavori, ha ribadito la volontà di Syngenta di operare come partner affidabile e autorevole nei confronti di tutti gli attori della filiera agroalimentare italiana
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie