Le aziende agricole vincitrici del premio per “le migliori pratiche nell’uso delle agroenergie” di Bioenergy Italy 2016 sono di Bergamo, Bologna e Foggia.

Nell'ambito del salone delle bioenergie organizzato da CremonaFiere in collaborazione con Legambiente, Chimica Verde Bionet e Aita sono stati assegnati i premi: al primo posto il consorzio Caraverde Energia di Caravaggio (Bg), seguito da Arte Srl di Cerignola (Fg) e Agribioenergia di Medicina (Bo). Le tre aziende sono tutte associate al Cib, Consorzio italiano biogas, e rappresentano un perfetto esempio di corretta integrazione delle agroenergie nell’attività agricola tradizionale, secondo il modello del Biogasfattobene® promosso dal Consorzio.
 
"Questo riconoscimento – afferma Piero Gattoni, presidente del Cib  – dimostra quanto la corretta integrazione della filiera del biogas in agricoltura porti benefici all’azienda e all’ambiente. I sottoprodotti agricoli, che spesso rappresentano un costo e a volte un problema per l’azienda, possono essere trasformati, secondo la corretta gestione del modello del Biogasfattobene®, in energia rinnovabile con benefici per la qualità dell’aria, con l’abbattimento delle emissioni tipiche dell’attività agricola e zootecnica, e per il suolo, con la restituzione di fertilità al terreno tramite il digestato. Tali benefici inevitabilmente si riversano anche nei territori e nelle comunità. La direzione intrapresa è quella giusta e questi riconoscimenti a esperienze concrete ci spronano a continuare con maggiore motivazione".
 
"Da anni condividiamo col Cib la strategia del 'biogas e del biometano fatto bene' - dichiara Beppe Croce, responsabile agricoltura di Legambiente - e il fatto che le tre aziende premiate al Bioenergy 2016 risultino tutte associate al Cib è un’ulteriore conferma della qualità ed efficacia dei criteri adottati dal Consorzio nell'indirizzare le scelte agroenergetiche dei suoi associati".
 
Le motivazioni del premio
Caraverde Energia di Caravaggio è stata premiata per la particolare soluzione consortile per la valorizzazione dei reflui zootecnici di suini e bovini da latte e per il rispetto della direttiva europea Nitrati relativa alla prevenzione dall’inquinamento delle acque sotterranee e superficiali. Il riconoscimento valorizza anche il sistema di 22 km di condotte interrate che permettono di trasferire i liquami all’impianto, che mette in rete nove allevamenti, cinque di bovini e quattro di suini, e di far ritornare il fertilizzante naturale direttamente alle aziende agricole, riducendo il traffico veicolare.
 
Ad Arte Srl di Cerignola (Fg) è andato il secondo posto grazie alla rilevante modifica apportata all’alimentazione dell’impianto a biogas che è passato da un uso esclusivo di colture dedicate cerealicole a una varietà crescente di materie prime, come paglie di cereali, di leguminose e oleaginose, come la canapa, e di sottoprodotti della propria lavorazione ad esempio di pasta, cereali perlati, sansa di olive e vinacce. Il premio viene attribuito anche per la valorizzazione del 100% dell’energia termica e di parte dell’energia elettrica, nei propri processi produttivi, con la quale è riuscita a creare prodotti agroalimentari biologici a maggior valore aggiunto e minor costo.
 
Agribionergia di Medicina è stata premiata per la modifica rilevante apportata all’alimentazione dell’impianto, basata su un utilizzo efficiente di residui, come il liquame bovino, e sottoprodotti come gli scarti di lavorazione di patate, cipolle e cereali, riducendo drasticamente la materia prima proveniente da colture dedicate di mais e sorgo. Il riconoscimento valorizza anche l’utilizzo rilevante del calore prodotto per impieghi civili, aziendali e per l’essicazione di prodotti agricoli.