Un esempio fra tutti? Le bucce d’arancia che in Sicilia hanno da sempre rappresentato un rifiuto il cui corretto smaltimento ha comportato dei costi non indifferenti. Il pastazzo di agrumi, infatti, è da sempre stato utilizzato come fertilizzante per l’agricoltura, mangime per gli animali, additivo per l’alimentazione umana; nessuna di queste soluzioni però ha garantito l’assorbimento totale del quantitativo prodotto in Sicilia. La soluzione ottimale è arrivata dal mondo del biogas: Bts Biogas ha pensato infatti di valorizzare gli scarti della lavorazione di agrumi per alimentare un impianto di biogas e generare energia elettrica e termica rinnovabile.
Una dimostrazione di tale applicazione è l’impianto di biogas da 1 MW, installato presso l’azienda agricola Nuova Scala di Mussomeli in provincia di Caltanissetta, che ha saputo cogliere le opportunità del mercato del biogas trattando oltre al pastazzo di agrumi anche insilato di sulla, silomais, pollina e sansa di olive. Un esempio eccellente di come i rifiuti organici provenienti dalla produzione alimentare rappresentino una fonte preziosa per la produzione di energia elettrica e termica rinnovabile destinabile a ad uso industriale, ad esempio serre per primizie o altri tipi di coltivazione o ad uso civile. L’azienda agricola Nuova Scala, in particolare, impiega quotidianamente in media 40 tonnellate (16.425 tonnellate all’anno) di pastazzo d’agrumi per produrre 23.976kWh al giorno di energia, con una performance a pieno regime di oltre il 90%.
Per valorizzare al massimo e in modo estremamente efficace e redditivo il rifiuto organico, Bts biogas ha installato inoltre il sistema di pretrattamento BioacceleratorR che consente di avere una matrice in entrata maggiormente sfibrata e meglio digeribile.
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Fonte: Bts Biogas