Con una sessione dedicata alle agroenergie si è conclusa ieri la prima Conferenza economica della Copagri. 

Sono intervenuti, tra gli altri, insieme a Franco Verrascina, presidente dell'organizzazione, che già nella sua relazione introduttiva aveva dedicato spazio al tema, e al vicepresidente vicario Alessandro Ranaldi, il presidente di Terrae Federico Vecchioni e il presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro. 

La Copagri, sollevata per il fatto che nella manovra economica non ci sono norme punitive per la produzione di energia da agricoltura, punta decisamente ad incentivare queste pratiche con impianti di piccola taglia, nella convinzione che si tratti di un modo per integrare il reddito agricolo, senza nulla togliere alla produzione di cibo. 

Vecchioni ha sottolineato come Terrae e Agriventure, la società di Bancaintesa dedicata all'agricoltura, sostengano con convinzione le iniziative di Copagri che hanno come "obiettivo un reddito dignitoso per gli agricoltori". Il presidente di Terrae ha ricordato che la sua società, partecipata da Anb, offre approvvigionamenti di energia provenienti da impianti a biomasse alimentati soprattutto con sottoprodotti piuttosto che con colture dedicate. "Tra non coltivare la terra e destinarla ad energie preferisco la seconda ipotesi", ha concluso il presidente di Terrae.