Al via una collaborazione tra l'Italia e la Russia nell'ambito delle fonti di energia rinnovabile e di innovazione. Lo prevede un documento di cooperazione futura firmato dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan, e dal direttore generale dell'Organizzazione statale federale-Agenzia russa per l'energia della federazione russa, Timur Ivanov, e presentato ieri alla stampa nella Sala Cavour del Mipaaf. 

La collaborazione intende sviluppare progetti congiunti e programmi nell'ambito delle fonti d'energia rinnovabile, dell'efficienza energetica, del risparmio energetico e dell'innovazione in agricoltura, sia nella federazione russa che in Italia, sulla base di un costante scambio di informazioni. tutti i progetti bilaterali nell'ambito dell'accordo, saranno finanziati da ciascuna amministrazione secondo i budget da loro stanziati e secondo le rispettive normative nazionali sulla ricerca. 

"Il documento - ha detto Galan - è una grande occasione per esportare le nostre tecnologie in materia, per l'introduzione delle competenze russe nel nostro mercato e, oltre ad essere un'occasione per i capitali russi di trovare fonte di investimento in Italia, rappresenta una risposta alle preoccupazioni mostrate dall'industria italiana sia in merito alla questione degli incentivi, sia a quella tecnologica". 

Inoltre, ha aggiunto il ministro, questa iniziativa "merita un applauso per la rapidità con la quale è stata elaborata, e dimostra il rapporto di amicizia tra i due Paesi". Dopo aver ricordato che "l'anno scorso è entrata in vigore la legge federale russa che prevede incentivi nel settore delle rinnovabili", il direttore generale dell'Organizzazione statale federale-Agenzia russa per l'energia della federazione russa, ha spiegato che "una delle priorità dello sviluppo economico russo è la riduzione del consumo energetico del paese del 40% entro il 2020". 

Facendo notare come il settore agricolo offra "molte possibilità di utilizzare gli scarti per l'energia da biomasse", Ivanov ha sottolineato come la Russia sia "molto interessata a studiare l'esperienza italiana in materia di rinnovabili", e che, a tal fine, "cercheremo di valutare, grazie alla collaborazione dei partner italiani, quali progetti comuni sviluppare". 

Il direttore generale Ivanov ha annunciato la possibilità di istituire "un centro congiunto di studi italo-russo per condividere tutte le esperienze allo scopo di valutare quali incentivi gli stati possono dedicare allo sviluppo del settore". Infine, a proposito dell'attuale emergenza nucleare in Giappone, rispondendo ad alcune domande della stampa, Ivanov ha chiarito che la russia ha pianificato un programma a lungo termine che, entro il 2020, prevede la crescita della produzione di energia nucleare. 

Sullo stesso argomento, Galan ha sottolineato "l'importanza di incentivare le fonti da energia rinnovabile", ma allo stesso tempo ha rilevato che "la produzione dell'energia fotovoltaica in Italia rappresenta un costo notevole perché non è affiancato dall'energia nucleare". Dunque, secondo il ministro, "occorre raggiungere un mix tra i due tipi di energia".