Per i giovani che sognano un futuro nei settori sementiero e vivaistico il dipartimento di Scienze agrarie e forestali dell'Università degli Studi della Tuscia ha attivato il primo corso di laurea triennale professionalizzante in Produzione sementiera e vivaismo. Un'opportunità per gli studenti per prepararsi ad entrare in un mondo del lavoro in cui le competenze specifiche sono sempre più richieste.
 

Obiettivi del corso

Il corso, classe di laurea L-25 in Scienze e tecnologie agrarie e forestali, partirà con l'anno accademico 2020-2021 e formerà tecnici in grado di programmare e gestire la produzione sostenibile di seme e di piante con elevate caratteristiche qualitative, oltre agli aspetti del marketing, della comunicazione e della commercializzazione.
 

Ambiti lavorativi

I nuovi laureati avranno competenze in ambito agronomico, fitopatologico, biotecnologico, economico-giuridico e commerciale e si occuperanno di consulenza e gestione della produzione di piante e sementi presso aziende o in libera professione, certificazione delle produzioni vivaistiche e sementiere, costituzione, registrazione e protezione di nuove varietà vegetali e di marketing nella filiera vivaistica.
Potranno inoltre mettere in pratica le conoscenze acquisite grazie ad esperienze dirette di formazione in aziende, enti pubblici, laboratori o ordini professionali coinvolti nel processo formativo.
Le opportunità di tirocini formativi per gli studenti saranno individuate grazie al contributo del Conaf, Consiglio ordine nazionale dottori agronomi e dottori forestali, l'Associazione italiana sementi, Assosementi, e l'Associazione nazionale vivaisti esportatori, Anve, che permette inoltre di ottimizzare i contenuti dei corsi in funzione dei bisogni del mondo produttivo.

Ad affiancare il percorso formativo vi sarà AgroInnovation Edu, il progetto di Image Line, con cui gli studenti potranno accedere al software Fitogest®+ per reperire informazioni su sostanze attive e agrofarmaci autorizzati per l'utilizzo in vivai, semenzai, pieno campo e coltura protetta.

L'elevata specializzazione produttiva che caratterizza oggi il settore sementiero e i vari ambiti vivaistici italiani (frutticolo, orticolo, floricolo-ornamentale e forestale), conferisce al Belpaese un ruolo di primo piano in ambito europeo e internazionale, all'insegna di una costante innovazione tecnologica.

 

Guarda il webinar della presentazione del corso di laurea in Produzione sementiera e vivaismo, con gli interventi programmati moderati da Giuseppe Colla, dipartimento Dafne, e il dibattito conclusivo moderato da Cristiano Spadoni reporter di Plantgest & AgroNotizie

Nel corso della presentazione del corso Stefano Ubertini, rettore dell'Università degli Studi della Tuscia, ha specificato che si tratta del primo corso di laurea professionalizzante dell'Ateneo, oltre che del Lazio e del settore agrario in Italia.

"Una laurea professionalizzante che riconosce un ruolo fondamentale alle aziende del settore - ha affermato il professor Nicola Lacetera, direttore del dipartimento di Scienze agrarie e forestali dell'Università degli Studi della Tuscia, alla presentazione del corso di laurea - e che completa l'offerta formativa del dipartimento".

"Per noi è fondamentale una collaborazione con le Università perché è da lì che poi partono i nostri futuri colleghi - ha commentato Sabrina Diamanti, presidente Conaf -. Questo corso è stato fin da subito interessante per la possibilità di inserire i ragazzi nel mondo del lavoro, in una delle filiere più importanti per l'economia del nostro paese, il settore florovivaistico e loro ne saranno il primo tassello".

Il presidente di Assosementi Giuseppe Carli, illustrando il settore sementiero, ha sottolineato l'importanza di essere competitivi, preparati e veloci in un mercato globale, dove si confrontano realtà mondiali, con grandi competenze e professionalità: "Essere un passo avanti è essenziale se si vuole rimanere nel mercato da protagonisti. E' necessario essere propensi all'innovazione - ha aggiunto Carli -, essere preparati a livello tecnico, oltre a conoscere la normativa internazionale".
Scarica la relazione del presidente di Assosementi Giuseppe Carli

Anche Leonardo Capitanio, presidente Anve concorda sull'importanza della formazione: "C'è bisogno di metodo e competenze fortemente collegate al mondo delle imprese" ha affermato Capitanio che ha evidenziato le numerose eccellenze del vivaismo italiano, settore in cui sono richieste figure molto avanzate dal punto di vista professionale.
Scarica la presentazione del presidente di Anve Leonardo Capitanio

Il professor Francesco Rossini del dipartimento Dafne, uno dei primi promotori del corso, ne sottolinea i propositi: "Formare dei laureati capaci di entrare nel mondo del lavoro con quel bagaglio di competenze che gli servono per poter operare direttamente in un mondo estremamente complesso e in dinamica evoluzione come quello dell'industria sementiera e del vivaismo".
Scarica la relazione del professor Francesco Rossini del dipartimento Dafne dell'Università degli Studi della Tuscia

Il consigliere Conaf, Renato Ferretti ha evidenziato l'importanza delle specializzazioni e come le competenze acquisite in questo corso saranno utili in molte attività che caratterizzano questo ambito lavorativo. "Oggi si parla della necessità di avere delle produzioni che non siano omogenee su tutto il territorio - ha affermato Ferretti -. Io credo che uno dei 'terreni' che possano essere coltivati in modo positivo dai futuri laureati di questo corso possa essere quello della specializzazione dei diversi territori, come credo sia importante la parte relativa alle competenze tecnologiche. Noi siamo un settore di per sé innovativo, soprattutto le aziende che fanno attività di riproduzione delle varie specie vegetali hanno necessità di introdurre sempre delle novità, che rispondano alle mutate esigenze di mercato e di stimolarlo con soluzioni innovative".

Gli studenti del corso potranno mettere in pratica i concetti studiati grazie all'azienda agraria Ds Nello Lupori che si estende su trenta ettari, di cui è direttore il professor Giuseppe Colla. "A disposizione vi saranno serre, di cui una dotata di sistemi di coltivazione fuori suolo, e campi sperimentali dove i futuri laureandi potranno esercitarsi" ha sottolineato Colla ricordando che l'azienda agraria fa parte delle strutture afferenti all'Ateneo assieme all'orto botanico Angelo Rambelli e la banca del germoplasma che raccoglie oltre 270 specie.
Scarica la relazione del professor Colla, direttore azienda agraria Ds Nello Lupori

Paola Adami, presidente Itasf, e il professor Andrea Colantoni, dipartimento Dafne, hanno infine ricordato che lo scorso 30 aprile è stato siglato un protocollo d'intesa tra Itasf, Istituti tecnici agrari senza frontiere, e Università degli Studi della Tuscia sull'innovazione con l'obiettivo di realizzare workshop informativi su sostenibilità ambientale e tecnologie innovative per un'agricoltura 4.0.
Scarica la relazione di Paola Adami, presidente Itasf, e del professor Andrea Colantoni, dipartimento Dafne

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